Un’intervista a Gianfranco Fini svela riflessioni sorprendenti su Giorgia Meloni e una critica inaspettatamente serie M – Il Figlio del Secolo.
Il 27 gennaio 1995 segnò un momento epocale nella politica italiana: Gianfranco Fini, allora presidente del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale, abbandonò ufficialmente ogni riferimento al fascismo. Con questa svolta, passata alla storia come la svolta di Fiuggi, nacque Alleanza Nazionale, ecco le sue attuali dichiarazioni in merito a Giorgia Meloni e l’attuale governo.
“Il fascismo non è una caricatura”, Fini bacchetta la Meloni
A distanza di trent’anni, Fini torna a parlare di quell’evento e del suo impatto sull’attuale destra italiana in un’intervista rilasciata a La Stampa. “Senza Fiuggi, Giorgia Meloni oggi non sarebbe a Palazzo Chigi”, ha dichiarato Fini, sottolineando come la trasformazione del MSI in un partito moderno fosse una condizione essenziale per il futuro successo della destra.
Secondo Gianfranco Fini, l’attuale governo conserva “un elemento di continuità nella tutela dell’interesse nazionale”. Tuttavia, avverte: “Bisogna evitare di fare del fascismo e dell’antifascismo una caricatura”.
Critica alla serie M – Il Figlio del Secolo
L’intervista ha toccato anche temi culturali, come la serie tv M – Il Figlio del Secolo, tratta dai romanzi di Antonio Scurati e interpretata da Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini.
“I libri di Scurati li ho apprezzati – ha dichiarato Fini – ma nel film vedo solo un aspetto macchiettistico che nulla ha a che vedere con la gravitas di una storia peraltro molto complessa”.
Una critica che si lega alla visione di Fini su come la narrazione storica debba essere trattata con serietà e senza semplificazioni.
Bocchino e La Russa: il ruolo storico di Fini
Nonostante le critiche e le divisioni nel tempo, Italo Bocchino e Ignazio La Russa hanno riconosciuto l’importanza storica di Fini.
“Senza di lui, la destra attuale non sarebbe protagonista e di governo”, ha affermato Bocchino. La Russa ha aggiunto: “Fiuggi è stata una svolta epocale, un passaggio essenziale per costruire ciò che siamo oggi”.
Pur ricordando i dissidi con Fini dopo la sua uscita dal Popolo della Libertà, La Russa ha riconosciuto: “La sua funzione decisiva è stata traghettare il MSI in An”.