Tensione nel Mar Baltico: cavi sottomarini tra Finlandia, Estonia e Germania danneggiati. La Russia sotto accusa.
Nel Mar Baltico si intensifica la tensione a seguito di nuovi incidenti alle infrastrutture critiche sottomarine, la Finlandia ha denunciato il danneggiamento del cavo elettrico Estlink 2, che collega il Paese con l’Estonia. In aggiunta, sono stati rilevati danni a quattro cavi di telecomunicazione: tre tra Finlandia ed Estonia e uno tra Finlandia e Germania.
La NATO e l’UE: solidarietà e misure di sicurezza
Secondo Arto Pahkin, responsabile delle operazioni della rete elettrica finlandese, “non si può escludere la possibilità di un sabotaggio”. Tuttavia, il premier finlandese Petteri Orpo ha precisato che “l’interruzione di corrente non influisce sulla fornitura di elettricità per i finlandesi”. Nel frattempo, la Guardia Costiera ha abbordato una nave battente bandiera delle Isole Cook, sospettata di essere parte della cosiddetta “flotta fantasma” russa. Una rete di petroliere accusata di aggirare le sanzioni sul petrolio russo.
Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha espresso il pieno sostegno dell’Alleanza agli Stati membri colpiti. In un messaggio su X, ha dichiarato: “La NATO è solidale con gli alleati e condanna qualsiasi attacco alle infrastrutture critiche. Stiamo seguendo le indagini di Estonia e Finlandia e siamo pronti a fornire ulteriore supporto”.
Anche l’Unione Europea ha preso una posizione decisa. La Commissione UE e l’Alto rappresentante per la Politica Estera, Kaja Kallas, hanno affermato: “Condanniamo fermamente qualsiasi distruzione deliberata delle infrastrutture critiche europee. La nave sospettata fa parte della flotta ombra russa, che minaccia la sicurezza e l’ambiente e finanzia il bilancio bellico della Russia”. Inoltre, è stato ribadito l’impegno a “rafforzare gli sforzi per proteggere i cavi sottomarini, anche attraverso un maggiore scambio di informazioni, nuove tecnologie di rilevamento e capacità di riparazione sottomarina”.
Escalation di tensioni nel Baltico
I Paesi del Mar Baltico rimangono in massima allerta, temendo un’escalation di attacchi deliberati. La Finlandia ha chiesto di agire contro la “flotta fantasma” russa, mentre l’Estonia ha suggerito una possibile chiusura del traffico marittimo nel Baltico a navi sospette. Come sottolineato dal presidente della commissione Esteri del Parlamento estone, Marko Mihkelsons, “qualora si appurasse che l’interruzione del collegamento elettrico tra Estonia e Finlandia Estlink 2 è stata causata dall’interferenza di una nave di passaggio, i Paesi membri della NATO dovrebbero rapidamente consultarsi sulle azioni da intraprendere”.
Le indagini continuano, ma la situazione evidenzia la necessità di una maggiore cooperazione internazionale per prevenire nuovi atti di sabotaggio e garantire la sicurezza delle infrastrutture essenziali.