La Finlandia non ha fatto passi indietro ed è pronta ad entrare nella Nato e a combattere per l’alleanza atlantica.
Abbandona così la sua storica neutralità il paese scandinavo confinante con la Russia. La condanna della Finlandia nei confronti di Mosca non ha precedenti e decide di schierarsi contro. L’inter per l’entrata nella Nato di Svezia e Finlandia è avviato e i due eserciti sono pronti anche a combattere in caso di attacco da parte russa.
La Svezia ha alzato il livello di difesa anche nelle isole Gotland nel mar Baltico difronte a Kaliningrad e la Finlandia dichiara di essere pronta ad andare al fronte. A dichiararlo è il ministro del Commercio della Finlandia, in un’intervista a La Stampa. Skinnari dichiara che “Qualunque sia l’esito, sarà per il Paese, per dare il meglio a un sistema di difesa su cui abbiamo investito molto. Dal punto di vista militare, abbiamo uno degli eserciti più forti d’Europa. Le 285 mila unità di riserva, come me che sono sottotenente, partecipano a frequenti esercitazioni, anche se i nostri lavori sono diversi».
“Siamo pronti a difenderci e resistere per decenni”
Per il ministro Skinnari tutti i finlandesi sono pronti ad andare al fronte poiché “c’è un forte impegno diffuso. Il nostro sistema di sicurezza, come di controllo delle frontiere, è un modello orizzontale molto studiato. Il nostro ruolo in Europa è quello di essere produttori di sicurezza e stabilità. Noi siamo pronti a resistere per decenni se qualcosa dovesse succedere. È il frutto di scelte fatte molti anni fa, è una preparazione alla difesa che è nel nostro Dna». Ma il ministro svela la preoccupazione per il lungo confine che condivide con la Russia e sottolinea l’importanza di riscrivere la storia anche europea. Per Skinnari è giunto il momento di ricostruire un’Europa più forte su tutti i fronti.
La Finlandia ha cambiato la sua posizione in Europa per colpa della Russia, dichiara Skinnari. “Se qualcosa ha riscritto la posizione della Finlandia e la sua attitudine nei confronti della Nato è stata la Russia. L’alleanza con gli Stati Uniti è centrale. Per questo io credo che sia molto importante che noi si proceda in avanti insieme con la Svezia».