Un’inchiesta rivela le trame criminali dietro il tifo dell’Inter: la storia di Vittorio Boiocchi e il controllo della Curva Nord.
Un’indagine senza precedenti ha messo in luce le attività criminali che avvolgono la Curva Nord, cuore pulsante del tifo dell’Inter. Le indagini della Digos hanno puntato i riflettori su Vittorio Boiocchi, noto come lo “Zio”, figura centrale nel controllo di traffici illeciti e affari legati al mondo del calcio dal 2019 fino alla sua morte nel 2022.
Le ombre dietro “We are Milano” e le complicità
Il nodo centrale dell’inchiesta è l’associazione “We are Milano”, in apparenza un’entità benefica legata a eventi comunitari. Tuttavia, le indagini hanno rivelato un diverso scenario: un’operazione mascherata per facilitare contatti illeciti con la dirigenza dell’Inter, attraverso l’inserimento di europarlamentari nel consiglio. Questa facciata legale serviva a instaurare rapporti con l’alta politica e il mondo del calcio, eludendo le regole di non interazione con gli ultras.
Il dominio criminale di Boiocchi e i legami con la ‘Ndrangheta
Il controllo di Boiocchi sulla Curva Nord si estendeva ben oltre il tifo. Dai parcheggi VIP allo stadio ai biglietti abusivi, fino agli investimenti in attività di dubbia legalità. Collegamenti preoccupanti emergono con la ‘Ndrangheta, in particolare con Giuseppe Caminiti, imparentato con noti narcotrafficanti e gestore dei parcheggi VIP per conto della società Kiss and Fly.
Dopo la morte di Boiocchi, ci sono stati cambiamenti nel direttivo della Curva Nord, ma molte figure legate a lui hanno mantenuto il controllo. Un “cerchio magico” di otto persone, tra cui noti leader ultras e membri di movimenti di estrema destra, dirige ora le operazioni, mantenendo un equilibrio tra intimidazione e atti criminali.
Le tecniche utilizzate per gestire il controllo sulla Curva Nord seguono una logica mafiosa, oscillando tra l’intimidazione e la violenza esplicita. Gli ingressi abusivi allo stadio e il controllo del bagarinaggio mostrano un serrato controllo del territorio, con evidenti rischi per la sicurezza pubblica.
Questa indagine della Digos rivela un mondo nascosto dietro la passione per il calcio, dove affari, criminalità e potere si intrecciano pericolosamente. Il caso della Curva Nord dell’Inter è un esempio di come interessi illeciti possano infiltrarsi e dominare aspetti della vita sportiva e sociale, richiedendo un’attenzione costante da parte delle autorità.