L’ex Ministro dell’Istruzione interviene sui social attaccando Vittorio Sgarbi, definendolo un “fenomeno da baraccone”.
Un duro attacco contro il sottosegretario ai Beni Culturali e critico d’arte, Vittorio Sgarbi. Ad utilizzare parole feroci è stato l’ex Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che con un post su Twitter attacca la sua mancanza di titoli accademici e pubblicazioni scientifiche.
Fioramonti: “Fenomeno da baraccone”
A seguito della serata inaugurale dell’Estate al Maxxi, dove Vittorio Sgarbi ha avuto un dialogo tra il cantautore Morgan con un linguaggio volgare e sessista, l’ex Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti è intervenuto con un tweet altamente feroce nei confronti del sottosegretario.
L’evento, che ha scatenato nell’immediato una bufera di polemiche, è stato criticato anche dal ministro che ha accusato Sgarbi di essere un “fenomeno da baraccone” che per decenni ha sfruttato gli italiani.
Attaccando la sua mancanza di titoli accademici e pubblicazioni scientifiche, Fioramonti nel suo tweet ha sostenuto che il critico d’arte ha goduto di privilegi e posizioni di potere senza contribuire concretamente alla società italiana.
Questo signore non ha titoli accademici né pubblicazioni scientifiche. È solo un fenomeno da baraccone che per decenni ha lucrato a spese degli italiani, senza aver mai fatto nulla da parlamentare.
— Lorenzo Fioramonti (@lofioramonti) July 2, 2023
In un altro paese, laverebbe i finestrini al semaforo… https://t.co/WympaMYnYY
Sgarbi fuori controllo al Maxxi
Il tweet dell’ex ministro Fioramonti arriva in seguito a un evento pubblico in cui Sgarbi e il cantautore Morgan hanno avuto una conversazione dal vivo all’insegna di parolacce e volgarità. Durante la serata inaugurale dell’Estate al Maxxi, un programma serale che include musica, cinema, incontri e reading nella piazza del Museo romano, il turpiloquio ha scatenato indignazione e polemiche.
La discussione avrebbe raggiunto un punto talmente basso da costringere gli organizzatori a interrompere la trasmissione in diretta su YouTube. Dopo l’evento, alcuni dipendenti del Maxxi, la cui maggioranza è composta da donne, hanno scritto una lettera riservata al presidente Alessandro Giuli, chiedendogli di proteggere la dignità del museo delle arti del XXI secolo.