Fisco, il 2021 inizia con 50 milioni di atti in arrivo

Fisco, il 2021 inizia con 50 milioni di atti in arrivo

Le richieste del Fisco ripartono a gennaio 2021. Sono in arrivo 50 milioni di atti. Si pensa a una rottamazione.

ROMA – Le richieste del Fisco ripartono (al momento) a gennaio 2021. Con l’ingresso del nuovo anno dovrebbero partire ben 50 milioni di atti. Si tratta di 35 provvedimenti sospesi nel 2020 e di 15 nuovi.

Un numero che potrebbe essere ridotto nelle prossime settimane. Il Governo, infatti, potrebbe decidere di puntare su una nuova rottamazione e saldo e straccio. Misure che saranno inserite in un nuovo decreto Ristori, il quinto da inizio emergenza. In attesa del nuovo aiuto dall’esecutivo, i contribuenti potranno chiedere la rateizzazione.

In arrivo un nuovo decreto Ristori

La maggioranza nei prossimi giorni dovrebbe approvare in Consiglio dei ministri un nuovo decreto Ristori, il quinto da inizio pandemia. I ragionamenti sono in corso e, prima di dare il via libera al provvedimento, ci sarà un nuovo scostamento di bilancio da circa 20 miliardi di euro.

Si tratta di una misura dedicata a tutte le attività che sono rimaste chiuse in questo periodo natalizio. Un aiuto che dovrebbe portare anche ad una nuova rottamazione e saldo e straccio di alcune cartelle esattoriali. I numeri saranno annunciati nei prossimi giorni e da parte del Governo c’è la speranza di un ultimo provvedimento prima di una ripartenza.

Roberto Gualtieri

Tra ristori e Recovery Plan, un gennaio di interventi per il Governo

Un gennaio di interventi per il Governo per aiutare le attività in difficoltà e cercare di rilanciare il Paese. L’esecutivo nelle prossime settimane si muoverà su due fronti. Da una parte si approverà un nuovo decreto ristori da 20 miliardi per consentire agli esercizi commerciali chiuse durante le festività natalizie di recuperare (in parte) le entrate perse per le restrizioni. Dall’altra si cercherà di approvare il Recovery Plan in Consiglio dei ministri. Un compito non semplice per le distanze che ci sono nella maggioranza.