Crisi del gas in UE rientrata? Il Nord Stream riparte

Crisi del gas in UE rientrata? Il Nord Stream riparte

Il gasdotto Nord Stream 1 che collega la Russia alla Germania ha ripreso a funzionare.

Dopo i lavori di manutenzione, come aveva dichiarato Mosca, il gasdotto che fa fluire il gas russo direttamente in Germania e rifornisce tutta l’Europa ha ripreso a funzionare. Nonostante Germania e Ue non credevano che la Gazprom avesse riattivato il Nord Stream 1, oggi come stabilito i flussi sono ripesi. Ma non al massimo delle capacità. Circa il 30% della capienza abituale.

L’Europa aveva temuto che i flussi di gas naturali dalla Russia non sarebbero più ripresi e si era già preparata al peggio. La Commissione Ue ha presentato un piano per la riduzione del gas in modo da essere pronti a scenari peggiori, ovvero quello di altre interruzioni parziali o totali di gas dalla Russia. Le autorità europee infatti avevano colto i segnali da Mosca, oltre quelli di non mantenere sempre le promesse e gli accordi, che lasciavano supporre che i flussi di gas non sarebbero più ripresi.

impianto gas

Meno gas all’Europa ma più all’Italia

Inoltre, sia Bruxelles che Scholz ma anche Draghi non hanno mai creduto ai lavori di manutenzione e hanno sempre pensato che fosse una scusa per imporre questi dieci giorni di stop delle forniture energetiche. Il gasdotto Nord Stream 1 ha ripreso la sua attività ma non alla solita potenza, infatti arrivano flussi molto ridotti. Anche questo la Gazprom lo giustifica con problemi tecniche e di manutenzione. Questa riduzione al 30% preoccupa molto gli esperti e c’è ancora molta incertezza per cosa accadrà nei prossimi mesi.

Dall’altra parte Mosca esulta per la sconfitta di Mario Draghi e della fine del governo che ha portato caos e disordini nella politica italiana. Infatti, la Gazprom poche ore fa ha aumentato le sue forniture di gas verso l’Italia. L’aumento registrato oggi è del 71,4% rispetto a ieri. “Gazprom ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi di gas pari a circa 36 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 21 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi” ha comunicato così Eni.