Fmi, Pil dell’Ue in calo del 9,3 per cento nel 2020

Fmi, Pil dell’Ue  in calo del 9,3 per cento nel 2020

Fmi, le stime sul Pil dell’Ue: -9,3 per cento nel 2020, poi un balzo in avanti nel 2021. Si tornerà ai livelli pre-coronavirus solo nel 2022.

Fmi, il Fondo Monetario Internazionale, prevede che il Pil dell’Ue farà registrare un calo del 9,3% nel 2020. Nel 2021 ci sarà invece una crescita del 5,7%. Secondo le previsioni, il Pil tornerà ai livelli del 2019, quindi pre-coronavirus, solo nel 2022.

Fmi, le stime sul pil Ue

Fmi evidenzia, nelle sue stime sul Pil, come per alcuni Paesi la via del recupero sarà evidentemente più lunga e complessa. Ad essere svantaggiati saranno gli Stati più colpiti dal coronavirus – e quindi dalla conseguente crisi economica – e quelli con un debito pubblico elevato. Come prevedibile quindi, la ripresa non sarà omogenea.

Euro risparmi

La partita europea del premier Conte

Proprio sugli squilibri nell’Ue si basa la richiesta del premier Giuseppe Conte di arrivare all’approvazione del Recovery fund. Il Presidente del Consiglio è consapevole che per l’Italia la via della ripresa è lunga e complessa ma è consapevole anche che un’Italia in crisi metterebbe in seria difficoltà anche l’Eurozona.

Roma 20/08/2019 – Crisi di Governo. Discorso del presidente del Consiglio al Senato della Repubblica / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte

Le indicazioni del Fondo Monetario Internazionale

Il Fondo Monetario Internazionale si allinea alla richiesta di procedere con una risposta decisa e soprattutto comune da parte dell’Unione europea. Non solo. Fmi consiglia una concentrazione di fondi da destinare ai Paesi più colpiti dal virus e dalla conseguente crisi economica.

La politica monetaria

Per quanto riguarda la politica monetaria Fmi consiglia di procedere con tassi straordinariamente bassi.