Coronavirus, focolai in due feste a Jesolo e Treviso

Coronavirus, focolai in due feste a Jesolo e Treviso

Focolai in due feste a Jesolo e Treviso. In 24 sono risultati positivi, mentre 75 persone messe in isolamento domiciliare.

TREVISO – Due focolai sono stati in individuati in altrettante feste a Jesolo e Treviso. Come riportato da TgCom24, in 24 sono risultati positivi al tampone ed è scattato subito l’attività di contact tracing. In attesa dei risultati degli altri test, 75 persone sono state messe in isolamento domicialiare.

Sono in corso anche tutti gli approfondimenti del caso sui positivi. I tamponi, infatti, sono stati inviati ai laboratori per il sequenziamento. Molto probabilmente, anche per i numeri, si tratta di variante Delta, ma le autorità sanitarie preferiscono attendere gli esiti per avere delle certezze maggiori.

Sileri: “Variante Delta prevalente in 10 giorni”

Intervenuto ai microfoni de La Stampa, il sottosegretario Sileri ha confermato un possibile aumento dei casi nei prossimi giorni per la presenza della variante Delta. Secondo l’esponente pentastellato questa mutazione diventerà prevalente in Italia “entro 10 giorni, ma non c’è la necessità di reintrodurre l’obbligo delle mascherine all’aperto”.

Per il sottosegretario, almeno al momento, si devono rafforzare i controlli in caso di assembramenti e rivedere i parametri dei colori delle regioni. “Non si escludo qualche passo indietro – ha ammesso Sileri – ma da ora in poi si deve fare riferimento al numero dei ricoveri e non a quello dei contagi“.

Pierpaolo Sileri

Numeri in aumento in Italia

I dati sono in aumento e dal ministero della Salute in più di un’occasione hanno espresso la propria preoccupazione anche per gli assembramenti che si sono visti durante le partite dell’Italia. Al momento, non sembrano esserci particolari intenzioni di fare un passo indietro anche per quanto riguarda l’obbligo della mascherina.

Il premier Draghi nei prossimi giorni dovrebbe convocare una cabina di regia per fare il punto della situazione e decidere le prossime mosse. Un passaggio obbligato visto che il 31 luglio è in scadenza lo stato d’emergenza.

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