Focolaio in una palestra a Milano, il contagiato da variante indiana era stato vaccinato

Focolaio in una palestra a Milano, il contagiato da variante indiana era stato vaccinato

Focolaio in una palestra a Milano. Il contagiato da variante indiana era stato vaccinato. Sono in corso tutti gli approfondimento.

MILANO – Paura a Milano per un focolaio registrato in una palestra. Dopo la riapertura il 24 maggio, la struttura è stata contattata da alcuni clienti per la positività al Covid-19. E’ scattata immediatamente l’attività di contact tracing per cercare di trovare eventuali altri casi.

Al momento i positivi al coronavirus sono dieci. Le condizioni dei contagiati sono buone e nessuno è ricoverato in ospedale. Sono in corso tutti gli altri approfondimenti, ma la situazione attualmente continua ad essere sotto controllo.

Un caso da variante indiana

A preoccupare è un caso da variante indiana. Come riportato dal Corriere della Sera, si tratta di una persona che era già stata vaccinata. Il quotidiano nazionale ha parlato di entrambe le dosi somministrate, ma su questo punto non c’è una conferma ufficiale e alcuni media scrivono di una sola dose ricevuta.

Sono in corso tutti gli approfondimenti del caso per capire meglio i motivi di questo focolaio e la resistenza della mutazione delta ai vaccini. La variante molto probabilmente, almeno dalle notizie che arrivano dall’Inghilterra, riesce ad aggirare in parte la prima dose. Mentre dalla seconda si dovrebbe essere più protetti.

Palestra

Sala: “La vigilanza dovrà essere attenta e localizzata”

Le autorità locali hanno attivato i controlli per verificare il rispetto delle regole. Anche se i primi accertamenti non sembrano rilevare errori da parte dei gestori.

In attesa di tutti gli approfondimenti del caso, in Lombardia è alta l’attenzione dopo il primo caso di variante indiana. “Io non credo – ha ammesso il sindaco Sala – che ci libereremo della pandemia in fretta, o perlomeno non sarà più una pandemia. In Inghilterra, il Paese che ha vaccinato per primo, sta registrando casi di ritorno. Secondo me l’attenzione dovrà restare e la vigilanza dovrà essere attenta e localizzata“.