La Lega attende la sentenza del Tribunale del riesame di Genova circa il sequestro dei fondi del partito. Salvini attacca e si dice ottimista ma c’è chi è fortemente preoccupato.
Cresce l’attesa in casa Lega per la decisione finale del Tribunale del riesame di Genova. I giudici dovranno emettere la sentenza che riguarda il blocco e il sequestro dei fondi del Carroccio relativi alla gestione Bossi-Belsito (il verdetto del Tribunale).
Salvini all’attacco: “Non saranno i giudici a decidere per quello che oggi è il primo partito in Italia”
Il vice-premier Matteo Salvini, dalle colonne de Il Sole 24 Ore, tuona: “Non saranno i giudici a decidere per quello che oggi è il primo partito in Italia. Sono fiducioso nella magistratura e nei successivi gradi di giudizio. In ogni caso non ci saranno congressi o cambiamenti di nome ma non rimarremo con le mani in mano“.
C’è preoccupazione
Se Salvini mostra muscoli e ottimismo, nella Lega c’è chi è fortemente preoccupato. E’ il caso di Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “Se tutti i proventi che arrivano alla Lega vengono sequestrati, è evidente a quel punto che il partito non può più esistere, perché non ha più soldi. Questo se dovesse esserci questa interpretazione da parte della magistratura, che non contestiamo in quanto tale, ma perché frutto di una decisione su una sentenza non definitiva. Se fosse dopo la Cassazione non avrei nulla da dire“. Se i magistrati decidessero di estendere il blocco dei fondi anche alle somme che entreranno in futuro nelle casse del Carroccio, fino a raggiungere la quota di 49 milioni di euro, il partito di Salvini avrebbe evidentemente grossi problemi.
