Fondi Lombardia, Nicole Minetti patteggia. In secondo grado confermata la condanna a Renzo Bossi

Fondi Lombardia, Nicole Minetti patteggia. In secondo grado confermata la condanna a Renzo Bossi

Fondi Lombardia, patteggiamento per Nicole Minetti. Confermata la condanna per Renzo Bossi.

MILANO – Patteggiamento per Nicole Minetti e condanna per Renzo Bossi sul caso dei fondi di Lombardia. In secondo grado l’ex consigliera regionale ha deciso di patteggiare una pena di un anno e un mese in continuazione con i 2 anni e 10 mesi decisi nel processo Ruby Bis.

I giudici della Corte d’Appello di Milano, come riportato dall’Ansa, hanno deciso di confermare la condanna a 2 anni e mezzo per Renzo Bossi. A differenza di quanto deciso in primo grado, è stata revocata la confisca disposta in primo grado. Confermata anche la condanna ad un anno e 8 mesi per Massimiliano Romeo. Per tutti l’accusa è di peculato.

Fondi Lombardia, la condanna di primo grado

In primo grado i giudici avevano ritenuto responsabili e quindi condannato anche Renzo Bossi, figlio di Umberto, storico leader della Lega tornato alla ribalta per il caso legato ai fondi del partito, e Nicole Minetti.

La Minetti, ex igienista dentale di Silvio Berlusconi, secondo l’accusa durante le udienze in Corte d’Assise avrebbe speso per fini personali quasi ventimila euro utilizzati per pranzi in ristoranti giapponesi e altre attività non proprio inerenti al suo lavoro e quello della Regione Lombardia. La Minetti ha ricevuto una condanna a un anno e otto mesi.

An Milano 06/09/2012 – consiglio Regionale Lombardia / foto Andrea Ninni/Image nella foto: Nicole Minetti

È andata peggio in primo grado invece a Renzo Bossi, figlio di Umberto, condannato a due anni e sei mesi. Un anno e otto mesi anche per il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, sul banco degli imputati con l’accusa di peculato in Corte d’Assise.

Fondi Lombardia, il caso Rimborsopoli

Il caso suo fondi della Lombardia risale agli anni compresi tra il 2008 e il 2011 e riguarda i tre milioni usciti in maniera illegale dalle casse della Regione Lombardia.