Fondi Pnrr, maxi truffa da 600 milioni. Sequestrati Rolex e auto: come agiva la banda

Fondi Pnrr, maxi truffa da 600 milioni. Sequestrati Rolex e auto: come agiva la banda

Maxi truffa ai danni dell’Ue e dell’Italia con i fondi Pnrr. La GdF ha scoperto tutto quello che accadeva da parte di una banda.

I fondi Pnrr fanno ancora parlare. Questa volta non per il nuovo decreto, bensì per una maxi truffa ai danni dell’Ue e dell’Italia che la Guardia di Finanza è riuscita a scoprire. Si parla di ben 600 milioni di euro che una banda sarebbe riuscita ad ottenere lucrando prima sul bonus facciate e poi, appunto con i finanziamenti del Pnrr.

Fondi Pnrr: la maxi frode

Secondo quanto si apprende dall’Ansa e da altri media, sarebbe stata sgominata una banda che aveva trovato il modo di truffare l’Ue e lo Stato italiano prima sfruttando il bonus facciate, introdotto per far fronte all’emergenza Covid, e poi inventandosi un sistema per beneficiare dei finanziamenti del Pnrr.

Si parla di una maxi frode da ben 600 milioni di euro con relativi sequesti di beni da parte della GdF.

Al vertice della banda che ha operato la truffa vi era una coppia, lui altoatesino, lei ucraina, residente formalmente a Verona. Con loro una serie di persone con precedenti penali e anche un “mago del computer” che sarebbe stato in grado di utilizzare l’Intelligenza Artificiale a scopo di lucro.

Nel capo di imputazione si legge: “Attraverso la produzione di bilanci societari falsi creavano artificiosamente le condizioni di accesso ai finanziamenti agevolati e in parte a fondo perduto concessi da Simest (società partecipata da Cassa depositi e prestiti, ndr) nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Oltre 20 arresti per la truffa

Per questa frode, i militari della Guardia di Finanza di Venezia, in collaborazione con Scico e il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche, hanno eseguito un totale di 24 misure cautelari.

Tra queste persone otto sono state arrestate e portate in carcere, 14 si trovano, invece, ai domiciliari, mentre per due è stata disposta l’interdizione a svolgere l’attività professionale e commerciale.

I finanzieri hanno anche sequestrato appartamenti, ville, orologi di pregio (Rolex), oro e automobili di lusso.

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