Il quotidiano La Repubblica ha evidenziato le strategie della famiglia Singer per valorizzare al meglio (e poi vendere) il marchio Milan
L’edizione odierna de La Repubblica ha messo in evidenza come il Fondo Elliott Management Corporation stia lavorando per dare più valore al Milan. La priorità degli americani è, infatti, quella di far lievitare il costo della società di via Aldo Rossi, per poi rivenderla vantaggiosamente. In questo senso, Paul Singer avrebbe rifiutato una prima offerta pervenutagli per rilevare il glorioso club rossonero.
Elliott, no a 640 milioni di euro per il Milan!
Elliott avrebbe dunque detto di no a 640 milioni di euro. Una proposta fatta pervenire al presidente Scaroni da Daniel Kretinsky, magnate ceco nel settore dell’energia, proprietario dello Sparta Praga e del 40% del quotidiano francese Le Monde.
Elliott ha ringraziato, ma decisamente rispedito al mittente la proposta. La volontà della famiglia Singer, infatti, non è quella di vendere immediatamente il Milan: la strategia, al contrario, punta su un orizzonte quinquennale di valorizzazione del club, per portare la società di via Aldo Rossi ad accumulare un valore che superi il miliardo di euro. Una visione a medio-lungo termine che, ovviamente, è costituita da vari step intermedi.
Milan, le tappe della rinascita
Uno dei primi passaggi sarebbe quello di rafforzare la squadra già a gennaio, per cogliere una importantissima qualificazione in Champions League. Questo farebbe decollare gli introiti provenienti dall’Uefa e quelli relativi ai diritti Tv, attraendo anche nuovi sponsor. Questa onda lunga positiva, poi, potrebbe portare anche la proprietà ad immaginare un differente utilizzo dello stadio San Siro e la strutturazione di campagne di marketing ad hoc nel continente asiatico.
Il faraonico progetto di rilancio del Milan prevedrebbe anche l’ingresso in Borsa: probabilmente lo step finale che permetterebbe al fondo Elliott di far superare alla società rossonera di triplicare il suo attuale valore e avvicinarsi al miliardo di euro.