Il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana sulle aperture anticipate dei negozi: “Prima capiamo gli effetti di queste giornate”.
Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, il governatore della Lombardia Attilio Fontana parla delle aperture anticipate e chiede prudenza. “Prima guardiamo i dati e poi parliamo di date“, è il messaggio del presidente della Regione Lombardia, che ha manifestato la sua preoccupazione per le tante persone in strada in questi primi giorni di allentamento delle misure restrittive.
Fontana parla delle aperture anticipate, “Prima dobbiamo capire gli effetti di queste giornate di riapertura”
“Non sono entusiasta di quel documento, per un semplice ma fondamentale motivo: prima dobbiamo capire gli effetti di queste giornate di riapertura, misurare i numeri, i dati che ci arriveranno e poi decidere i passi successivi. Ma per avere informazioni attendibili è necessario attendere qualche giorno“, ha dichiarato Fontana parlando della richiesta di anticipare le aperture dei negozi.
Le aspettative sulla Fase 2
Fontana ha poi parlato delle troppe aspettative che hanno circondato la fase 2 prima ancora del suo inizio effettivo.
“Secondo me il concetto di fase 2 è stato fin troppo caricato di aspettative. Questo, in realtà, è il momento più delicato, è quello del monitoraggi, del controllo, della raccolta di dati utili per capire cosa ci aspetta. Certo, siamo tornati a fare molte cose che per due mesi non potevamo fare, stiamo verificando che il sistema del trasporto pubblico locale regga, ma non possiamo perdere di vista la sostanza: siamo alle prese con un’epidemia. È di questo che dobbiamo occuparci, innanzitutto”.
La preoccupazione di Fontana: “Vedo tanta gente nei parchi e per le strade che usa la mascherina come accessorio da tenere sotto al mento”
Il governatore della Regione Lombardia ha espresso la sua preoccupazione per le tante persone in strada, anche davanti ai bar. E Fontana ha registrato anche un diffuso uso improprio della mascherina, spesso portata sotto al mento.
“Vedo tanta gente che si è riversata nei parchi per le strade, davanti ai bar e che usa la mascherina come un nuovo accessorio da tenere sotto il mento e da indossare correttamente in caso di controlli. Insomma, il punto è stabilire e rispettare alcune regole che consentono un certo livello di sicurezza. Esattamente lo stesso criterio che io suggerivo per le attività economiche e commerciali”.
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