Prorogato il lockdown per costruttori e motoristi di Formula 1 per l’emergenza coronavirus.
ROMA – La Formula 1 continua a fare i conti con l’emergenza coronavirus. La situazione globale legata alla pandemia ha portato il Consiglio Mondiale ad una proroga del lockdown per costruttori e motoristi. I team e le aziende che forniscono le power unit dovranno restare chiusi con la ripartenza che continua ad essere molto complicata.
Lo stop, infatti, rischia di far arrivare le scuderie non preparate all’inizio del Mondiale che dovrebbe prendere il via in Austria a luglio.
La chiusura di costruttori e motoristi
Una proroga dovuta all’emergenza coronavirus che ha colpito tutto il mondo. La situazione globale sembra migliorare anche se il lockdown in molte zone è stato allungato.
Decisioni governative che hanno portato il Consiglio Mondiale ad allungare la chiusura dei team e dei costruttori delle power unit. Per quanto riguarda le aziende lo stop dovrà essere di 63 giorni nei mesi di marzo, aprile, maggio e/o giugno. Inferiore, invece, quello dei fornitori della power unit che fino a giugno dovranno chiudere per 49 giorni. L’impiego del personale per i progetti a lunga scadenza sarà consentito solo il 36° giorno di chiusa e dovrà essere massimo di 10 unità.
La Formula 1 prepara la ripartenza
Una chiusura alternata con le scuderie che sono al lavoro per definire la vettura. La novità di due Gran Premi nello stesso weekend potrebbe creare non poche difficoltà agli stessi team. Le squadre dovranno farsi trovare pronti a questo nuovo format che prevede più appuntamenti vicini e uomini contati (massimo 60 n.d.r.).
Le difficoltà non mancheranno ma è l’unico modo per svolgere un Mondiale che sarà condizionato dal coronavirus. E luglio sembra essere il mese giusto per la partenza di questa stagione.
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fonte foto copertina https://twitter.com/F1