Un primato incredibile, una velocità da brividi e un protagonista che ha scritto la storia della Formula 1: ecco chi ha raggiunto il record assoluto e quanto ha spinto al massimo la sua monoposto.
La Formula 1 è sinonimo di velocità estrema, ma qual è il limite massimo raggiungibile da una monoposto? Attualmente, le vetture possono superare i 350 km/h, ma il dato dipende da numerosi fattori, tra cui il circuito, le condizioni atmosferiche e l’assetto aerodinamico.

La velocità massima in Formula 1: fino a dove si può arrivare?
Piste come Monza e Baku, caratterizzate da lunghi rettilinei, permettono di raggiungere velocità impressionanti, mentre tracciati più tortuosi, come Monte Carlo, limitano le prestazioni pure. Anche la temperatura dell’asfalto incide: un asfalto troppo freddo riduce l’aderenza, mentre temperature elevate possono compromettere le gomme e surriscaldare il motore.
Inoltre, l’evoluzione delle monoposto ha portato a motori ibridi, in cui la potenza endotermica si combina con sistemi di recupero dell’energia. Tuttavia, questi sistemi sono soggetti a regolamenti della FIA, il che impedisce di spingersi oltre certi limiti di sicurezza.
Chi detiene il record di velocità in F1?
Il record assoluto di velocità massima in Formula 1 appartiene a Valtteri Bottas. Durante il Gran Premio d’Azerbaigian 2016, a bordo della sua Williams FW38, il pilota finlandese ha toccato la straordinaria velocità di 378 km/h. Questo risultato è stato reso possibile grazie alla configurazione aerodinamica della monoposto e al lunghissimo rettilineo del circuito cittadino di Baku.
Tuttavia, il primato di Bottas è stato raggiunto durante una sessione di qualifiche, dove le condizioni permettono ai piloti di spingere al massimo senza avversari in pista. Ma il finlandese ha firmato anche il record ufficiale in gara, registrando 372,5 km/h nel GP del Messico 2016.
Le F1 di oggi sono più veloci di quelle del passato?
Il record di Bottas dimostra quanto le monoposto moderne siano evolute, ma sorprendentemente, le auto del passato avevano una velocità di punta persino maggiore. Negli anni d’oro della F1, piloti come Michael Schumacher, Mika Hakkinen, Ayrton Senna e Niki Lauda hanno guidato bolidi che, in condizioni specifiche, potevano superare le velocità attuali.
Tuttavia, la ricerca della sicurezza ha imposto limitazioni aerodinamiche e regolamenti più rigidi, rendendo oggi la velocità un elemento da bilanciare con l’affidabilità e la stabilità della vettura.