Tra bonus PNRR, incentivi regionali e Reddito Energetico: tutto quello che c’è da sapere per chi vuole investire nell’energia solare e sul fotovoltaico.
Con l’obiettivo di incentivare l’energia condivisa e sostenere la transizione energetica e il fotovoltaico, il governo ha previsto per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) una serie di agevolazioni economiche molto vantaggiose. Tra queste spiccano:
- una tariffa premio sull’energia condivisa;
- un corrispettivo economico riconosciuto da ARERA (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente);
- e, per alcuni Comuni selezionati, il Bonus PNRR 40%, ovvero un contributo a fondo perduto che copre il 40% dei costi d’investimento iniziali.

Incentivi CER 2025: il fotovoltaico al centro della transizione verde
Questi incentivi sono riservati ai condomìni in regime di autoconsumo diffuso e ai privati cittadini che risiedono in Comuni con popolazione inferiore a 30.000 abitanti. L’agevolazione è valida per impianti fotovoltaici fino a 1 MW di potenza unitaria.
Conto Termico 3.0: nuovi incentivi
Un’altra misura attesa per il 2025 è l’evoluzione del Conto Termico, con l’introduzione della versione 3.0. Secondo quanto anticipato, il decreto ufficiale dovrebbe essere pubblicato entro la fine dell’anno e introdurrà un contributo a fondo perduto fino al 65% delle spese sostenute per:
- installazione di impianti fotovoltaici;
- sistemi di accumulo per l’energia prodotta.
Ma c’è un vincolo importante: il contributo sarà erogato solo in caso di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore elettriche. Un incentivo che mira, quindi, non solo alla produzione di energia rinnovabile, ma anche alla riqualificazione energetica degli edifici.
Bonus fotovoltaico 2025: il ruolo delle Regioni
Non sono solo lo Stato e l’Unione Europea a spingere verso l’energia solare. Le Regioni italiane hanno infatti la possibilità di integrare gli incentivi statali con ulteriori misure di sostegno.
A seconda delle disposizioni locali, i cittadini potranno usufruire di bonus regionali per:
- l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici;
- interventi di efficientamento energetico;
- la sostituzione degli impianti obsoleti con soluzioni a basso impatto ambientale.
In molti casi, questi bonus sono cumulabili con le agevolazioni nazionali, aumentando notevolmente il vantaggio economico per chi decide di investire nel fotovoltaico.
Bonus ristrutturazioni e Reddito Energetico: tutte le scadenze da ricordare
Oltre ai contributi diretti, resta in vigore il bonus ristrutturazioni, che permette di ottenere una detrazione fiscale fino al 50% per l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici. Questa misura è valida fino al 31 dicembre 2025, con le seguenti condizioni:
- 50% di detrazione sulle prime case;
- 36% di detrazione sulle seconde case;
- tetto massimo di spesa: 96.000 euro.
Dal 1° gennaio 2026, è prevista una riduzione progressiva dell’aliquota agevolabile.
A supportare le famiglie in difficoltà economica arriva anche il Reddito Energetico 2025, che prevede l’installazione gratuita di un impianto fotovoltaico fino a 6 kW. Requisiti:
- ISEE fino a 15.000 euro;
- ISEE fino a 30.000 euro per nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.
Quanto costa un impianto nel 2025?
Il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kW può variare in base a numerosi fattori. Secondo le stime attuali, i prezzi oscillano tra i 9.000 e i 16.000 euro, con una media di:
- 1.500-2.500 euro per kW installato.
A incidere sul prezzo finale sono anche:
- i costi di installazione e manutenzione;
- l’integrazione di pompe di calore;
- l’aggiunta di un sistema di accumulo per migliorare l’autonomia energetica.
Rivolgersi a un professionista del settore resta fondamentale per ottenere una stima precisa e conoscere tutte le possibilità di risparmio, anche tramite i vari bandi comunali o regionali.