Terrificante frana dopo il terremoto nei Campi Flegrei: lo spaventoso video

Terrificante frana dopo il terremoto nei Campi Flegrei: lo spaventoso video

Una frana a Monte di Procida, causata da un terremoto di magnitudo 2,6 nei Campi Flegrei, ha seminato il panico tra i bagnanti.

Nel primo pomeriggio dell’11 luglio, Monte di Procida, un incantevole comune costiero in provincia di Napoli, è stato teatro di un improvviso e drammatico terremoto con conseguente frana. Un costone di roccia situato nei pressi di una frequentata spiaggia è franato, sollevando un enorme polverone e seminando il panico tra i bagnanti presenti.

Sismografo terremoto

Il crollo del Costone a Monte di Procida

La frana è avvenuta poco dopo un terremoto di magnitudo 2,6 che aveva colpito i vicini Campi Flegrei. Una vasta area vulcanica conosciuta per la sua attività sismica. Il suono dei detriti in caduta e la vista del polverone hanno scatenato momenti di grande paura tra i presenti, molti dei quali hanno immediatamente registrato il crollo con i loro dispositivi mobili. Condividendo poi i video sui social media.

Nonostante il forte spavento, fortunatamente non si registrano feriti. Le autorità locali, insieme agli esperti geologi, sono intervenute rapidamente per valutare la stabilità del costone e prevenire ulteriori rischi per la sicurezza pubblica.

Il terremoto ai Campi Flegrei

Il terremoto che ha preceduto la frana si è verificato alle 11:59 ed è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Con una magnitudo preliminare di 2,6, il sisma ha avuto il suo epicentro nella zona dei Pisciarelli, una località all’interno dei Campi Flegrei. Un’area conosciuta per la sua intensa attività geotermica e vulcanica.

L’evento sismico è stato avvertito non solo a Monte di Procida, ma anche nelle vicine località di Quarto, Bacoli, Bagnoli e Agnano, nonché nella città di Pozzuoli e nei quartieri occidentali di Napoli. Questo terremoto fa parte di uno sciame sismico che ha interessato l’area per diversi mesi. Un periodo di particolare attività che ha mantenuto gli abitanti in stato di allerta.

Gli esperti dell’Osservatorio Vesuviano stanno monitorando costantemente la situazione, raccogliendo dati sull’intensità e sulla profondità dei sismi, che in questo caso è stata stimata a circa 2,7 chilometri.

Nonostante la vicinanza temporale e geografica tra il terremoto e la frana, al momento non ci sono prove certe di una connessione diretta tra i due eventi. Ulteriori rilevamenti e analisi saranno necessari per comprendere appieno le dinamiche della frana e garantire la sicurezza della zona.

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