Francesca Albanese: caso revoca cittadinanza onoraria di Bologna
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Francesca Albanese: il dietrofront improvviso da Bologna, cosa succede

Francesca Paola Albanese

Quella che doveva essere una decisione favorevole nei confronti di Francesca Albanese, è in realtà svanita improvvisamente.

Dopo le minacce ricevute, per Francesca Albanese è arrivata un’altra batosta con la quale fare i conti. In seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate dalla relatrice dell’Onu, il comune di Bologna sta infatti riflettendo sul ritiro della decisione presa lo scorso 6 ottobre. Particolarmente nota per via delle sue dichiarazioni a favore della Palestina, la relatrice è finita per l’ennesima volta al centro di un dibattito acceso.

bandiera Palestina

Il dietrofront del Comune di Bologna

In seguito alle parole pronunciate dalla relatrice per i diritti dei palestinesi sull’irruzione di alcuni attivisti alla redazione de La Stampa, è scoppiata una vera e propria polemica. Parlare di “monito per i giornalisti” ha infatti portato il Comune di Bologna a rivedere la propria decisione.

Così, la cittadinanza onoraria concessa alla Albanese potrebbe essere ritirata. Il sindaco Matteo Lepore, come riporta Tgcom 24, ha dichiarato ciò: “Nessuna causa giusta può giustificare la violenza contro il giornalismo e contro nessuno“.

Parole che legittimano, in maniera più o meno indiretta, le perplessità espresse dalla maggioranza circa la cittadinanza onoraria bolognese conferita alla relatrice. A questo proposito si è espresso anche il deputato Andrea De Maria: “Dichiarazioni incompatibili con Bologna medaglia d’oro della Resistenza“.

La richiesta di revoca

In occasione della polemica appena insorta, il capogruppo leghista Matteo Di Benedetto ha dichiarato di essere intenzionato a presentare al Comune di Bologna, una richiesta formale di revoca della cittadinanza onoraria concessa a Francesca Albanese.

Colei che presentò a suo tempo questa richiesta, ovvero la vice sindaca Emily Clancy, al momento non ha rilasciato dichiarazioni né commenti sull’accaduto. Diversi ripensamenti sono invece avvenuti da parte di figure politiche quali Filippo Diaco e Cristina Ceretti, i quali ad oggi voterebbero per un “no”. A questo punto non resta che attendere delle novità.

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ultimo aggiornamento: 1 Dicembre 2025 14:38

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