Uccise l'ex marito con l'amante: il suicidio di Francesca Brandoli
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Massacrò l’ex marito insieme all’amante: l’ultimo gesto disperato

donna in manette in carcere

Suicida in carcere Francesca Brandoli, condannata per l’omicidio dell’ex marito. Il nuovo matrimonio e il tragico gesto.

Francesca Brandoli è stata trovata morta nel carcere di Bollate dove era detenuta da tempo. La donna, condannata all’ergastolo per l’omicidio dell’ex marito Cristian Cavaletti, si è tolta la vita impiccandosi. Il delitto risaliva al 30 novembre 2006 e aveva avuto grande risonanza mediatica.

Con lei era stato condannato anche l’amante Davide Ravarelli. Secondo l’accusa, a scatenare il gesto fu l’affidamento dei figli alla vittima da parte del giudice proprio in quel giorno. Un caso che ricorda ciò che, qualche settimana fa, è accaduto a Trapani.

mani donna dietro le sbarre

Uccide l’ex marito insieme all’amante: la dinamica dei fatti

L’omicidio di Cristian Cavaletti fu commesso a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia, il 30 novembre 2006. Secondo quanto ricostruito all’epoca, come riportato da Sky News e Unita.it, Francesca Brandoli e l’amante Davide Ravarelli uccisero l’uomo a coltellate e colpi di martello. Proprio quel giorno, un giudice aveva deciso di affidare alla vittima la custodia dei due figli della coppia: per l’accusa, questa fu la causa scatenante del delitto.

Nel 2010 la Corte di Cassazione confermò per entrambi la condanna al carcere a vita. Nonostante la condanna definitiva, la donna ha sempre dichiarato la propria innocenza. Dopo la sentenza, fu anche protagonista di una puntata della trasmissione televisiva “Storie maledette“, dove raccontò la sua versione dei fatti.

La vita in carcere, il nuovo matrimonio e il tragico gesto

Durante la detenzione alla Dozza di Bologna, la donna si sposò con Luca Zambelli, anch’egli detenuto per l’omicidio della moglie, Stefania Casolari, avvenuto a Sassuolo nel 2006. Il matrimonio si celebrò nel 2011, ma terminò con un divorzio cinque anni dopo.

Il gesto estremo è stato confermato dal Garante milanese dei diritti dei detenuti, come riportato dall’Ansa, che aveva incontrato la donna poco tempo prima. “L’ho incontrata 15 giorni fa. Anche se aveva qualche problema di salute, nulla mi ha fatto pensare che fosse in una situazione tale da compiere un simile gesto. Sono sconvolto“.

Leggi anche
Doppia tragedia, si ribalta un autobus: oltre 7 morti, le immagini

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2025 16:04

Doppia tragedia, si ribalta un autobus: oltre 7 morti, le immagini

nl pixel