Pestato a morte davanti un locale: arriva la confessione shock

Pestato a morte davanti un locale: arriva la confessione shock

Tragedia a Balestrate, dove un 20enne perde la vita in una rissa fuori da una discoteca: l’arrestato sostiene di essersi difeso.

Nella notte tra sabato e domenica, una rissa fuori dalla discoteca Medusa a Balestrate, in provincia di Palermo, ha portato alla morte del 20enne Francesco Bacchi. Il tragico evento ha avuto luogo poco dopo le tre del mattino, quando due gruppi di ragazzi si sono scontrati violentemente.

L’arresto per l’omicidio di Bacchi

Dopo il pestaggio che all’alba di domenica mattina ha portato al decesso di Francesco Bacchi, è stato fermato e arrestato Andrea Cangemi, anch’egli 20enne, accusato di omicidio preterintenzionale. Dopo un lungo interrogatorio, il ragazzo ha confessato di aver colpito Bacchi, ma ha sostenuto di aver agito in autodifesa.

Bacchi mi ha colpito per primo dandomi schiaffi e pugni e io ho reagito d’istinto sferrandogli prima un calcio e poi un secondo calcio. Ma non mi sono reso conto della gravità. Non volevo ucciderlo. Non volevo”, dichiara Cangemi davanti al pm Alessandro Macaluso.

E’ stato lo stesso ragazzo ad essersi presentato dai Carabinieri, insieme ai suoi legali, ieri sera domenica 14 gennaio. Adesso Andrea Cangemi si trova al carcere Pagliarelli di Palermo, in attesa dell’udienza di convalida del gip.

Le indagini

Un video dell’incidente mostra la violenta rissa e i momenti che hanno portato alla morte di Bacchi. Le immagini mostrano la giovane vittima a terra, mentre viene colpito da pugni e calci. Le indagini sono ancora in corso per identificare tutti i partecipanti alla rissa.

Alcuni testimoni affermano che il litigio sia iniziato all’interno dalla discoteca Medusa per poi proseguire all’esterno. Cangemi avrebbe colpito Bacchi all’altezza del collo e della testa, ma ci sarebbero altri cinque ragazzi indagati, che avrebbero partecipato al pestaggio.

Adesso sarà l’autopsia a stabilire se Francesco Bacchi è morto per avere battuto la testa a terra oppure per i calci ricevuti in testa mentre era sull’asfalto. Saranno anche eseguiti test tossicologici, sia sulla vittima sia sull’indagato.

Il commento del legale di Cangemi

L’avvocato di Cangemi, Bartolomeo Parrino, ha descritto il suo cliente come “distrutto”. Ha sottolineato che l’incidente ha rovinato due famiglie: quella di Bacchi, che ha perso un figlio, e quella di Cangemi, il cui figlio è accusato di omicidio.