Il racconto del cantante di una serata a Napoli finita male. “Ci aspettavano nascosti dietro l’auto”.
Attimi di puro terrore per Francesco Da Vinci, cantante e figlio del famoso artista Sal Da Vinci, vittima di una rapina nella notte tra sabato 29 e domenica 30 aprile. Da Vinci era uscito da un noto ristorante di Napoli ed era al telefono con la moglie quando è stato avvicinato da uno scooter. I passeggeri erano tutti armati e con i volti coperti dal passamontagna.
“Ho rischiato la vita”: lo sfogo di Francesco da Vinci sui social
Il musicista si è sfogato con un post su Facebook, dove racconta gli attimi di terrore che ha provato. “Ci eravamo appena seduti per rientrare, quando arriva uno scooter nero, senza targa, con tre individui muniti di passamontagna e caschi integrali“.
Da Vinci racconta, inoltre, come i malviventi abbiano puntato tre pistole alla sua testa con il colpo in canna. Il bottino della rapina sarebbero 400€ in contanti e un orologio Bulgari carbon gold.
La parte più spaventosa è che, nel mentre, Da Vinci era al telefono con la moglie che, purtroppo, ha assistito telefonicamente alla rapina. Poi continua a scrivere: “Il tutto ha un sapore di premeditazione, ci aspettavano nascosti proprio dietro la nostra auto.“
Parla Sal Da Vinci, padre di Francesco: “Cambiate strada, circondatevi di bellezza”
Dopo poche ore anche Sal Da Vinci, il papà di Francesco, ha voluto commentare sui social l’episodio capitato al figlio. “Tornavo dal concerto del mio caro amico Renato Zero, mi arriva una telefonata di mio figlio in piena notte, terrorizzato per quello che gli era accaduto, lui parlava e io morivo“.
Lo sfogo di Sal si sposta, poi, anche ai tre rapinatori. “Tre giovani smarriti senza una guida“. Secondo lui, un compito importante lo hanno scuola e famiglia, che “devono viaggiare sullo stesso binario“.
Ai malviventi lancia, infine, un appello: “Non vi fidate di chi vi fa credere un mondo che nella realtà non esiste, non sprecate la vostra vita preziosa, sognate, acculturatevi, circondatevi di bellezza, innamoratevi“.