Guccini senza freni: “Una destra che si impossessa della cultura”

Guccini senza freni: “Una destra che si impossessa della cultura”

Intervistato da Repubblica, Francesco Guccini parla del suo ultimo romanzo affrontando la realtà della destra di oggi.

Dopo l’uscita del suo romanzo Vola Golondrina, scritto con Loriano Macchiavelli, il poeta e cantautore Francesco Cuggini è stato intervistato da Repubblica. Ma più che parlare dei suoi dischi e dei suoi libri, non si fa che tirare in ballo la politica italiana, lasciandolo sfogare contro la destra.

Una destra che si impossessa della cultura

D’altronde, al centro del suo ultimo romanzo c’è proprio la storia delle elezioni del ’48, fino alla guerra civile spagnola e alla politica italiana del 1972, guidata dal Movimento Sociale Italiano d’ispirazione neofascista.

E’ così che Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli intrecciano le epoche del passato e del presente della destra italiana. Il cantautore evidenzia però che “50 anni fa chi era di quell’idea si nascondeva, ora invece loro adoperano il potere con grande arroganza e insipienza“.

“Mi colpisce il fatto che si stiano impadronendo della cultura, che non è mai stato il loro settore”, continua Guccini. Poi precisa: “Un’appropriazione che mandano avanti soprattutto con la forza della tivù, ma quanti nomi della sinistra e quanti della destra hanno avuto un peso reale nella cultura in Italia? Sappiamo benissimo da quale parte pende la bilancia“.

Guccini: “La cultura di destra non è mai esistita”

Francesco Guccini parla di “appropriazione”, come se la cultura dovesse essere monopolio della sinistra, come se la destra non avesse, o non abbia provato, ad affermare le proprie idee, la propria cultura. Ma invece, la cultura di destra non esiste, esistono solo i partigiani e i fascisti sporchi e cattivi.

Interrogato sull’amministrazione di centrodestra di Lucca, evidenzia che non ha voluto intitolare un strada a Pertini. Diversamente da Grosseto, che ha invece inaugurato una via dedicata a Giorgio Almirante.

Un partigiano contro un collaboratore della Difesa della razza, rivista antisemita fascista. La destra è così: la gente ci ha eletto, quindi combiniamo quello che ci pare. Ma se facciamo la proporzione tra gli elettori di Fratelli d’Italia e chi non è andato a votare?”, si scatena Guccini.

Sul patriarcato: “Le donne della mia famiglia con potere gestionale”

Non poteva mancare il tema del patriarcato, così tanto discusso nelle ultime settimane dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin. Si tira in ballo ancora una volta la destra che Guccini definisce un po’ “patriarcale”, mentre la sinistra ha solo meriti, come il femminismo.

“La famiglia Guccini era un clan dove le donne avevano un potere gestionale. Curavano gli animali, ma tenevano i rapporti con il mondo esterno, mentre gli uomini se ne stavano sempre chiusi al mulino. Certo, era un nucleo patriarcale nelle tradizioni, ma anche qualcosa di diverso”, spiega l’autore e cantautore.

Poi confessa: Mia nonna, ad esempio, era figlia unica, una rarità all’epoca. Si trovò un’eredità che le permise di gestire un suo potere. Fu lei a far studiare mio padre con quei soldi, contro la volontà dei tempi, di mio bisnonno soprattutto che si era trovato capofamiglia a 16 anni e certe sue posizioni, sotto un certo punto di vista, si possono anche capire. Per lui mio padre doveva faticare al mulino, e visse il gesto di mia nonna come una ribellione“.