Francesco Vitale, l'ultima telefonata alla fidanzata prima di morire
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Francesco Vitale, l’ultima telefonata alla fidanzata prima di morire

Carabinieri

Gli investigatori sostengono che dietro la morte di Francesco Vitale ci sia stato un conto in sospeso per questioni di droga.

Le indagini si concentrano sull’ultima telefonata che quella sera fece alla sua compagna. La sera prima che Francesco Vitale, 45enne di Bari, cadesse dal quinto piano di un palazzo popolare della Magliana, a Roma. “Pensa tu al bambino”, poche parole prima di morire la mattina dopo, alle 11 del 22 febbraio. Cos’è successo davvero? E’ caduto accidentalmente o qualcuno l’ha spinto dalla finestra?

Carabinieri
Carabinieri

La morte di Francesco

Il corpo senza vita di Francesco Vitale, noto anche come Ciccio Barbuto, è stato trovato da un passante nel cortile interno di un palazzo di via Pescaglia 40, nel quartiere della Magliana. Le indagini sono andate da Bari a Roma, per chiarire il motivo per cui il 45enne si trovasse della città romana quella mattina e chi poteva essere stato coinvolto nel caso.

La famiglia di Francesco aveva riferito agli inquirenti di almeno 500mila euro che l’uomo doveva a un gruppo di trafficanti. Le indagini hanno portato all’arresto di Sergio Placidi, buttafuori di 48 anni, e Daniele Fabrizi, 37enne noto come Saccottino, accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione con l’aggravante del decesso della vittima.

L’ultima chiamata

Il giorno prima di morire, il 21 febbraio scorso, Francesco Vitale era tornato a Bari con la sua fidanzata per incontrare i suoi creditori. Al momento dell’incontro però, il 45enne è stato sequestrato e portato, a bordo del T Max guidato da Sergio, nell’appartamento in cui è stato picchiato e torturato.

Prima della tragica morte, a Francesco è stato concesso di fare un’ultima chiamata alla sua fidanzata. “Pensa tu al bambino”, aveva detto alla donna. Un evidente addio, da parte di chi ha già compreso la sua sorte. Forse per sfuggire ai suoi sequestratori, l’uomo si è lanciato giù dal quarto piano. Con la sua morte però, i due persero anche mezzo milione di euro. Una somma che Vitale avrebbe dovuto consegnare, forse per questioni di droga.

Si ipotizza sempre più sulla pista dei giri di soldi e droga, soprattutto perché Francesco, tra il 2019 e il 2021, avrebbe stretto i rapporti con alcuni personaggi della criminalità romana. Tra questi, Alessandro Corvesi – ex calciatore amico di Elvis Demce, il protagonista più cruento della Gomorra albanese – e Daniele Carlomosti – il Bestione “ideatore” del gruppo di La Rustica che torturava chi non pagava.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 17 Marzo 2023 16:51

Mandato di arresto per Putin: accusato di crimini di guerra

nl pixel