Francia, destra e sinistra contro le pensioni a 64 anni
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Francia, destra e sinistra contro le pensioni a 64 anni

Emmanuel Macron

Con la riforma sulle pensioni, la Francia andrebbe a coprire il buco di bilancio del settore previdenziale francese.

La proposta di Macron non è stata accolta con favore da gran parte della Francia. Secondo l’economista Thomas Piketty, la riforma colpirà le fasce più povere della popolazione: “Il suo obiettivo è risparmiare 20 miliardi di euro. In Francia, le 500 maggiori fortune sono aumentate in dieci anni da 200 miliardi a 1.000 miliardi. Basterebbe tassare al 50% questo eccezionale arricchimento per incassare 400 miliardi”.  

Emmanuel Macron
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L’esecutivo Macron ha deciso di presentare la riforma delle pensioni che aumenterebbe l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Ma a scagliarsi contro la decisione del governo francese sono sia l’estrema sinistra che l’estrema destra. La norme sopprimerebbe anche una serie di regimi speciali in vigore per gli operai dell’industria energetica, gli impiegati negli studi notarili e i dipendenti pubblici del settore dei trasporti e della Banca di Francia.

La riforma

Il disegno di legge prevede inoltre che a partire dal 2027, per chi ha cominciato a lavorare da giovanissimo, serviranno 43 anni di contributi per andare in pensione. La pensione minima sarebbe rivalutata a 1.200 euro mensili, con un vantaggio per il governo di risparmiare circa 18 miliardi di euro fino al 2030.

Il sostegno dei Repubblicani per Macron è fondamentale, dato che la coalizione ha appena 250 seggi su 577. Ma l’opposizione dei partiti di sinistra e di destra gioca un ruolo svantaggioso per il presidente: i sindacati hanno già programmato per il 19 gennaio una mobilitazione nazionale. Riguarderà soprattutto i settori dei trasporti e l’energia, delle scuole e della sanità. 

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ultimo aggiornamento: 11 Gennaio 2023 14:40

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