Francia: mozioni di sfiducia contro il governo

Francia: mozioni di sfiducia contro il governo

Oggi in Francia si votano le due mozioni di sfiducia contro il governo dopo la crisi generata dalla riforma delle pensioni.

Il governo di Macron è in crisi. L’Assemblea Nazionale, la camera bassa in Francia, ha presentato due mozioni di sfiducia contro il governo che verranno esaminate oggi. Se almeno una delle due venisse approvata, l’esecutivo dovrà dimettersi.

La rivolta per le strade di Parigi e di tutta la Francia contro la riforma delle pensioni non si è fermata, anzi, dopo che la premier Borne ha annunciato di appellarsi al 49.3 si è infiammata ancora di più. Ora il governo rischia di doversi dimettere e il presidente Macron è sempre più in bilico. La protesta è stata forte anche tra i banchi dell’opposizione in aula, sia contro la riforma sia contro il ricorso all’articolo 49.3 che sospende il dibattito parlamentare.

bandiera francese francia

Macron rischia grosso

La legge sull’innalzamento dell’età pensionabile è diventata legge ma se il governo dovesse cadere la riforma non sarà più legge. Ormai tutta la Francia è contro Macron, soprattutto dopo la decisione di forzare la mano e far approvare a tutti i costi questa contestata legge anche senza l’espressione parlamentare. Da destra a sinistra, il presidente francese non può più contare su un sostegno.

Secondo l’opposizione di sinistra di Melenchon questa riforma favorisce i colletti bianchi, ovvero lavori non usuranti perché prevede agevolazioni e incentivi economici per chi decide di rimanere al lavoro oltre i 65 anni. Una scelta difficile per chi invece deve svolgere lavori manuali e faticosi. Per il socialista Faure sono solo “capricci” di Macron e contesta il presidente per non aver ritirato il suo progetto non avendo la maggioranza né nel Paese né nell’Assemblea. “L’Eliseo non è un parco per accogliere i capricci del presidente” ha detto.

Intanto il governo è convinto che non ci sono abbastanza numeri per far cadere l’esecutivo. Mentre si è concluso un weekend di scontri e proteste nelle maggiori città francesi. Oltre che nella capitale manifestazioni e fermi ci sono stati anche a Bordeaux a Lione e a Nantes.