Pelicot ha denunciato tentativi di spostare la colpa su di lei, provocando indignazione e discussione in aula.
Nel tribunale di Avignone, Gisèle Pelicot, 72 anni, ha denunciato di essere stata drogata e violentata da cinquanta uomini. Durante il processo ha sostenuto che la difesa degli accusati stia cercando di farla passare per colpevole. La donna ha espresso tutta la sua rabbia.
La drammatica testimonianza della donna
La donna, 72 anni, ha condiviso la sua testimonianza scioccante in tribunale, rivelando come il marito le somministrasse sedativi potenti e la facesse violentare da sconosciuti per dieci anni. Questa denuncia ha scosso profondamente l’opinione pubblica francese. La donna ha parlato di un’esperienza traumatica, descrivendo la sua vita con Dominique come una lunga serie di abusi e manipolazioni.
La testimonianza di Pelicot, che ha richiesto che le udienze si tenessero a porte aperte, è stata un appello disperato per la verità e per un riconoscimento del suo dolore. Durante l’udienza, Gisèle ha denunciato l’atteggiamento della difesa degli accusati, che ha cercato di spostare la colpa su di lei, facendola sentire come se fosse lei la colpevole, nonostante fosse stata vittima di un orribile crimine.
La reazione della difesa e l’umiliazione in aula
La difesa dei cinquanta uomini accusati di aver stuprato Gisèle Pelicot ha tentato di capovolgere la narrativa, cercando a tutti i costi di fare passare la donna per la responsabile della situazione. Questo tentativo di ribaltare le accuse ha portato Gisèle a esprimere una profonda indignazione e umiliazione.
In aula, la donna ha dichiarato di sentirsi trattata come “una bambola di pezza” e ha evidenziato quanto fosse devastante il tentativo di attribuirle la colpa. Le parole della donna riportate da Open: “Da quando sono arrivata qui mi sento umiliata, ho l’impressione che i 50 uomini seduti dietro di me siano le vittime”.
