Fringe benefit 2024, chi avrà la busta paga più pesante?

Fringe benefit 2024, chi avrà la busta paga più pesante?

Un nuovo incentivo per i lavoratori dipendenti e assimilati, fino a 2mila euro di fringe benefit esentasse: ecco come funziona.

Nel 2024, i lavoratori dipendenti e coloro con un reddito assimilato a quello da dipendente potranno beneficiare di un bonus in busta paga sotto forma di fringe benefit. Questo beneficio aziendale, che può arrivare fino a 2mila euro per chi ha figli a carico e a mille euro per gli altri, non sarà conteggiato nella dichiarazione dei redditi.

Chi può richiedere il bonus?

I fringe benefit sono vantaggi economici concessi dal datore di lavoro al dipendente, che non rientrano nel normale stipendio. Quest’anno, il limite di esenzione per i fringe benefit è stato innalzato da 258,23 euro a 2mila euro per i lavoratori con figli a carico, fiscalmente.

Per gli altri lavoratori dipendenti il limite arriva fino a 1.000 euro. I beneficiari dell’incentivo esentasse fino a 2mila euro includono non solo i dipendenti, ma anche coloro che hanno un reddito assimilato a quello da dipendente, come i co.co.co. e i collaboratori a progetto, se hanno figli a carico.

Un figlio è considerato fiscalmente a carico quando ha meno di 24 anni e ha un reddito inferiore ai 4mila euro lordi. Può essere a carico anche un figlio di più di 24 anni, se il suo reddito non supera i 2.840,51 euro in un anno.

Come funziona il Fringe Benefit?

I soldi del fringe benefit potranno servire per pagare le bollette, o anche l’affitto o il mutuo sulla prima casa. Tuttavia, la decisione sull’erogazione o meno del bonus spetta ai datori di lavoro, il quale dovrà ricevere una dichiarazione firmata con i codici fiscali dei figli a carico, e poi conservarla in caso di controlli successivi.

Essendo una forma di welfare aziendale, questa somma può al massimo essere prevista nella contrattazione, oppure partire da un’iniziativa del titolare d’azienda. Si parla quindi, ad esempio, dell’auto aziendale o i buoni pasto.

È importante però sottolineare che questa nuova regolamentazione è temporanea e vale solo per l’anno in corso. In passato invece, per fronteggiare il caro energia, i governi italiani hanno più volte aumentato temporaneamente la soglia dei fringe benefit esentasse.