Fukushima, l’acqua radioattiva sarà rilasciata in mare

Fukushima, l’acqua radioattiva sarà rilasciata in mare

Incidente nucleare di Fukushima, il Giappone potrebbe rilasciare l’acqua radioattiva in mare. Via libera da Tokyo.

Fukushima,il governo del Giappone ha dato il via libera alla proposta di rilasciare un milione di tonnellate di acqua radioattiva in mare. L’acqua in questione è quella utilizzata per il raffreddamento degli impianti. L’acqua è filtrata ma la depurazione non è completa. Seppur in minima parte resta contaminata.

L’incidente nucleare nel 2011

Il caso è legato all’incidente nucleare avvenuto nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi nel 2011. L’incidente nucleare avvenne dopo lo tsunami che travolse la zona causando danni ingenti e vittime.

Fukushima, il Giappone potrebbe rilasciare l’acqua radioattiva in mare

Ora l’idea delle autorità giapponesi sarebbe quella di rilasciare in mare l’acqua contaminata, radioattiva. Una proposta che ha scatenato le proteste delle autorità locali e degli ambientalisti. Protestano ovviamente anche gli attori della filiera della pesca della zona, che temono un azzeramento della domanda per l’inquinamento delle acque con liquido contaminato e radioattivo.

Via libera da Tokyo

La risposta del governo di Tokyo è arrivata nell’aprile del 2021, con il via libera alla proposta di riversare l’acqua radioattiva di Fukushima nell’Oceano.

Secondo le autorità, si tratta della strada più realistica per lo smaltimento delle acque.

La decisione del governo è stata aspramente contestata da ambientalisti e animalisti ma anche dalla Cina e dalla Corea del Sud.

Smog Inquinamento

Il progetto

Stando a quanto riferito dal Guardian, il progetto sarebbe già particolarmente dettagliato. Le operazioni inizierebbero nel 2022 e durerà anni, probabilmente decenni. Le acque verrebbero rilasciate nel Pacifico e questa sarebbe la soluzione più gradita al governo giapponese, che avrebbero respinto l’idea di far evaporare l’acqua.

Il governo dovrebbe procedere consultando un team di esperti incaricato di valutare le conseguenze di un’operazione che potrebbe avere un impatto ambientale non indifferente e sicuramente non positivo.