Addio alla "fumata gialla": perché non la vedremo più nel Conclave
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Direttore: Alessandro Plateroti

Non solo nera o bianca: addio alla “fumata gialla”, perché non la vedremo più nel Conclave

La benedizione serale del Papa

Perché nel Conclave 2025 non ci sarà la fumata gialla: ecco spiegato cosa segnava un tempo questo antico rito ormai abolito.

Nel rituale solenne del Conclave, ogni dettaglio ha un significato preciso: tra questi, vi era anche la fumata gialla. Il video del montaggio del comignolo per la fumata, realizzato nei giorni scorsi dai vigili del fuoco, segna l’inizio ufficiale dell’attesa per l’elezione del nuovo Pontefice.

Ma nel Conclave del 2025, che inizierà il 7 maggio, non ci sarà alcuna fumata gialla: questa antica prassi è stata infatti abolita nel 2005. Di seguito, vediamo cosa rappresentava e perché oggi non viene più effettuata.

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La fumata gialla: la storia e l’addio ad un rito del Conclave

Un tempo, prima dell’inizio del Conclave, si usava emettere una fumata gialla dalla Cappella Sistina. Questo particolare fumo, come riportato da Fanpage, non aveva alcun significato relativo all’elezione papale: serviva esclusivamente come prova per verificare il corretto funzionamento del sistema che avrebbe poi prodotto la fumata nera o bianca.

Questa pratica è stata ufficialmente abbandonata nel Conclave del 2005, lo stesso in cui fu eletto Papa Benedetto XVI. Da allora, il sistema è stato completamente rinnovato: non solo la fumata gialla è stata ritenuta inutile, ma sono anche cambiate le modalità con cui viene generata la fumata ufficiale.

Il nuovo sistema delle fumate: come funziona

Dal 2005, nella Cappella Sistina sono presenti due stufe distinte. La prima, in ghisa e risalente al 1939, è quella storica dove vengono ancora oggi bruciate le schede e i documenti relativi ai voti. La seconda, invece, è una stufa moderna utilizzata esclusivamente per la combustione dei materiali che producono la fumata, sia essa nera o bianca.

A rendere del tutto superflua la fumata gialla è stata anche l’introduzione di una centralina elettronica che assicura il funzionamento corretto del sistema. Grazie a questo dispositivo, non è più necessario testare in anticipo l’impianto. I materiali impiegati per le fumate sono specifici: per quella nera vengono utilizzati perclorato di potassio, antracene e zolfo, mentre per quella bianca si impiegano clorato di potassio, lattosio e colofonia.

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ultimo aggiornamento: 4 Maggio 2025 11:23

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