Ricordando Giorgio Napolitano, ex presidente della Repubblica, con una cerimonia laica in Piazza Montecitorio.
Il mondo politico e i cittadini si preparano a salutare Giorgio Napolitano, ex presidente della Repubblica per due mandati, scomparso il 22 settembre all’età di 98 anni, la cerimonia funebre, prevista per il 26 settembre in Piazza Montecitorio, sarà di natura laica, seguendo una tradizione riservata a pochi illustri predecessori.
La tradizione dei funerali di stato
Scelta per la sua vastità e sicurezza, Piazza Montecitorio, progettata dal celebre Gian Lorenzo Bernini, diventerà il palcoscenico per l’ultimo saluto a un grande leader dello Stato italiano. Questa storica piazza ha già ospitato in passato cerimonie simili, rendendo omaggio a figure di spicco come Nilde Iotti e Pietro Ingrao. Sarà quindi un addio pieno di onori.
Non è la prima volta che l’Italia assiste a un funerale di Stato in Piazza Montecitorio. Nel 1999, per esempio, la nazione si è unita nel ricordo di Nilde Iotti, con la presenza di personalità come Oscar Luigi Scalfaro e Walter Veltroni. Anche Pietro Ingrao, nel 2015, ha ricevuto un tributo simile in questa piazza emblematica. Senza dimenticare l’ultimo, Silvio Berlusconi.
Lutto nazionale
Il funerale di Napolitano seguirà un cerimoniale preciso, con il feretro circondato da sei carabinieri in alta uniforme e onori militari. La cerimonia vedrà la presenza di figure di spicco, tra cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nella storia, i presidenti hanno avuto scelte molto divise tra di loro per il funerale. Oltre alla cerimonia in Piazza Montecitorio, il governo ha proclamato il lutto nazionale. Le bandiere sugli edifici pubblici saranno a mezz’asta, simbolo di un paese in lutto. Mentre alcuni presidenti, come Luigi Einaudi e Giovanni Gronchi, hanno optato per funerali di Stato, altri, come Sandro Pertini e Francesco Cossiga, hanno preferito cerimonie private, rispecchiando le loro personali convinzioni e desideri.