Furbetti del cartellino, passo indietro del Governo: stop alle impronte digitali
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Direttore: Alessandro Plateroti

Furbetti del cartellino, passo indietro del Governo: stop alle impronte digitali

Giuseppe Conte

No del Governo alle impronte digitali per i furbetti del cartellino. La ministra Dadone: “Rappresenta un uso criminalizzante della tecnologia”.

ROMA – Il governo giallo-rosso dice no alle impronte digitali per i furbetti del cartellino. L’idea era stata avanzata dal precedente esecutivo ma ora la ministra Dadone ha interrotto il procedimento.

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“Rappresenta un uso criminalizzante della tecnologia – sottolinea l’esponente del Conte bis ai microfoni di Italia Oggi – che porta con sé un pregiudizio verso i dipendenti pubblici. Con l’effetto di deprimere anche chi ogni mattina si reca sul posto di lavoro con energia ed entusiasmo”.

Stop alle impronte digitali per i furbetti del cartellino

Si tratta di un dietrofront ma la ministra ha precisato che in futuro potrebbero essere prese ulteriori decisioni per combattere questo fenomeno dei furbetti del cartellino: “Proseguiremo – precisa la ministra Dadone – e anzi accelereremo l’opera di modernizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione. E’ una sfida importante per il Paese intero. Ma dall’altra parte le stesse tecnologie ci offrono davvero le chance di passare dalla logica della sfiducia preventiva a quella della fiducia avveduta nei confronti del pubblico impiego, dalla filosofia dell’adempimento a quella del risultato“.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte (fonte foto: https://www.facebook.com/Cameradeideputati/)

L’attenzione della Dadone rivolta ai Comuni

La ministra ha fatto il punto anche sui Comuni: “Tra i miei primi incontri e contatti – precisa – i sindaci hanno già avuto ampio spazio. Le città hanno pagato più di altri il conto delle manovre di consolidamento dei conti e dunque adesso devono poter recuperare gli spazi finanziari necessari. Su questo è già avviata l’interlocuzione con il Ministero dell’economia. I mini enti saranno affiancati dal ‘Gruppo concretezza’ per svolgere meglio le loro incombenze“.

Conclusione finale su Quota 100: “Stiamo monitorando la dinamica delle uscite dalla pubblica amministrazione. Di certo dobbiamo consentire alle città di attingere alle graduatorie in essere, se possono, o di bandirle rapidamente. Credo che su questo fronte la Commissione Ripam e il Formez stiano già giocando un ruolo di supporto che va eventualmente rafforzato“.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/Cameradeideputati/

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:54

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