Un furgone è piombato sulla folla a Toronto mentre è in corso il G7. L’attentatore è stato immediatamente arrestato, al momento non chiaro il movente.
TORONTO – Il bilancio dell’attentato di ieri è di 10 morti e 15 feriti. Alcune delle vittime non sono state identificate. Gli inquirenti ancora non hanno individuato il movente: l’ipotesi di terrorismo non è stata esclusa anche se si pensa più ad un gesto di follia.
L’attentatore è uno studente di 25 anni di origine armena, Alek Minassian, residente in un sobborgo di Toronto. Subito prima della cattura avrebbe detto alla Polizia: “Uccidimi, sparami in testa“.
Attentato a Toronto, van contro un gruppo di persone
Il Canada piomba nell’incubo terrorismo. Nella giornata odierna a Toronto un furgone bianco ha travolto un gruppo di persone. Il bilancio ufficiale parla di 9 morti e 16 feriti, di cui cinque sono in condizioni molto gravi mentre altre due in condizioni serie.
L’attentatore, che inizialmente aveva tentato la fuga, è stato arrestato dagli inquirenti che stanno cercando di ricostruire dinamica e movente. Alcuni testimoni avevano parlato di una pistola in mano all’aggressore, ipotesi immediatamente smentita dagli investigatori che parlano di ‘atto deliberato‘.
Attentato a Toronto, i testimoni: “Investiva le persone ad una ad una”
L’incidente è avvenuto intorno alle 19:30 ora italiana. Il furgone sarebbe salito sul marciapiede e, come riferito da alcuni testimoni, ha investito le persone ad una ad una.
La zona è stata immediatamente chiusa con il servizio metropolitano che è stato sospeso. “Ovviamente i nostri cuori – dichiara il premier canadese Justin Trudeau – sono con tutte le persone coinvolte, sapremo e diremo qualcosa di più nelle prossime ore“.
L’attentato è avvenuto a circa 30 chilometri dal luogo dove è in corso il G7 con il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano. La Farnesina è al lavoro per verificare l’eventuale coinvolgimento di connazionali.
Il video con l’attentato di Toronto
fonte foto copertina https://twitter.com/JFoutu