Una lite sfociata in tragedia: il giovane Dario De Gennaro trovato morto nella casa dell’assassino.
Nella tranquilla cittadina di Molfetta, un drammatico evento ha interrotto la routine quotidiana quando un giovane di 29 anni si è presentato spontaneamente presso la stazione dei carabinieri locali, accompagnato dai suoi legali, confessando di aver ucciso Dario De Gennaro, 23 anni, al culmine di una lite.
Omicidio del giovane De Gennaro: la confessione del killer
Il giovane, immediatamente arrestato, ha raccontato di aver avuto un acceso diverbio con De Gennaro nella sua abitazione di via Immacolata, che ha tragicamente portato all’uso di un coltello. La vittima, un residente di Molfetta, è stata ritrovata senza vita, ancora distesa sul pavimento della casa dell’assassino, segnando un epilogo nefasto per una disputa dalle origini ancora oscure.
L’intervento del sindaco di Molfetta
La scomparsa di De Gennaro aveva già allarmato la comunità, con i familiari che ne avevano denunciato l’assenza da oltre un giorno. Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, hanno portato alla luce i dettagli di questa tragica vicenda.
La Sezione operativa dei carabinieri di Molfetta e la Sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Bari hanno effettuato i rilievi nell’appartamento teatro del delitto, mentre la Procura ha ordinato l’autopsia, affidata a Sara Sablone dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, per chiarire le dinamiche esatte della morte.
Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha espresso preoccupazione per l’escalation di aggressività nella società: “Questa accresciuta aggressività è preoccupante e tutti dobbiamo fare in modo di non veicolare modelli negativi di violenza ma di comprensione e rispetto della persona“.
La comunità è rimasta profondamente colpita da questo evento e si stringe attorno ai familiari di De Gennaro, condividendo il dolore per una vita spezzata troppo presto e riflettendo sulla necessità di promuovere valori di pacifica convivenza.