G20 India: Blinken non incontrerà gli omologhi di Russia e Cina

G20 India: Blinken non incontrerà gli omologhi di Russia e Cina

Il segretario di Stato americano ha dichiarato che non ha intenzione di incontrare i ministri di Russia e Cina al summit di New Delhi.

Nonostante il premier indiano Narendra Modi vuole concentrare il summit del G20 sulle sfide globali che riguardano soprattutto il Sud del mondo, le divisioni sulla guerra in Ucraina, soprattutto tra Russia e Cina e gli altri paesi domineranno inevitabilmente il vertice. “Il multilateralismo è in crisi, ma dobbiamo trovare un terreno comune” ha detto nel suo saluto di apertura ai partecipanti del G20. “Non dovremmo permettere alle questioni che non possiamo risolvere di interferire con quelle che possiamo risolvere”, ha detto Modi.

Ma le divisioni persistono e sono terreno fertile per fomentare quelle tensioni diplomatiche già presenti tra i grandi della terra. In questo si inserisce la visita di Lukashenko, leader bielorusso fedele alleato di Mosca, a Pechino. L’asse russo-cinese preoccupa non poco l’Occidente, in primis gli Stati Uniti. I rapporti sono ai minimi, tanto che ieri il segretario di Stato americano Antony Blinken ha fatto sapere che non ha in programma di incontrare il suo omologo russo Sergei Lavrov durante questa due giorni di incontri del G20, né il cinese Qin.

G20 Bali Joe Biden – Xi Jinping

Gelo tra Washington e Mosca

Gli Usa sono convinti che i ministri degli esteri del G20 condanneranno l’invasione russa in Ucraina e che questo sia la linea della maggioranza dei paesi partecipanti al vertice. Questo summit sarà quindi all’insegna delle divisioni sul conflitto, soprattutto a causa di Mosca e Pechino come per il vertice dei ministri delle Finanza in cui si sono rifiutate di convalidare il testo che citava il conflitto. Anche se Modi vuole evitare tutto ciò perché l’India ha una lunga amicizia con la Russia e non ha condannato l’invasione ma dall’altra parte non vuole perdere l’amicizia con l’Occidente.

Nel frattempo Lavrov non perde occasione per attaccare gli Usa e l’Occidente dicendo che “La politica distruttiva degli Stati Uniti e dei suoi alleati ha già spinto il mondo sull’orlo della catastrofe, ha causato una battuta d’arresto nello sviluppo socio-economico e ha gravemente peggiorato la situazione dei Paesi più poveri”. Tra Mosca e Washington è ormai gelo nelle relazioni diplomatiche.