La presunta gaffe di Di Maio con il governatore della Puglia: “Con Matera che state facendo?”. Ma la città in questione si trova in Basilicata.
Sta facendo il giro del web il video della presunta gaffe di Luigi Di Maio che al governatore della Puglia chiede informazioni sulla città di Matera… che però si trova in Basilicata…
La presunta gaffe del vicepremier
“Che state facendo per Matera?“, chiede Di Maio al governatore dell Puglia Emilano che replica: “Matera è in Basilicata“. Il video ha fatto in poche ore il giro del web scatenando l’ironia dei navigatori che hanno dato al vicepremier dell’ignorante.
Di seguito il video con il dialogo tra Di Maio ed Emiliano:
Di Maio ad Emiliano (presidente della regione Puglia): "E per Matera cosa state facendo?"
Ed Emiliano a bassa voce: "…Matera è in Basilicata".Il ministro del lavoro, signore e signori!#chiusuradomenicale pic.twitter.com/vsvR1JDUYl
— Anna Rita Leonardi (@AnnaLeonardi1) September 10, 2018
Emiliano: “Questa barzelletta messa in giro non l’ho trovata neanche divertente”
Immediata la nota proprio da parte di Emiliano che ha preso le difese di Di Maio specificando che l’argomento era il sostegno della Puglia in favore della città eletta Capitale europea della Cultura. “Il ministro Di Maio sa benissimo che #Matera è in #Basilicata e sa altrettanto bene che il sostegno della #Puglia a #MateraCapitaleEuropeaCultura è fondamentale, per questo mi ha fatto le domande, tutte pertinenti, cui ho risposto“, ha scritto Emiliano su Twitter.
Il governatore della Puglia ha poi aggiunto ai microfoni dei giornalisti: “Questa barzelletta che è stata messa in giro che il ministro Di Maio mi avrebbe parlato di Matera pensando che Matera fosse in Puglia è veramente una barzelletta, anche abbastanza ridicola, non l’ho trovata nemmeno minimamente divertente – ha dichiarato Emiliano come riportato da Sky TG24. Il testo l’ho sentito e risentito e non c’era nulla nella conversazione che si prestasse ad un’interpretazione del genere. Siamo, come al solito, a quelle modalità politiche che poi provocano solo la confusione dei cittadini e una reciproca sfiducia”.
