Massimo Galli ha ipotizzato una grande epidemia causata dai germi multiresistenti.
ROMA – Massimo Galli, intervenuto a margine di un convegno, ha ipotizzato “una grande epidemia causata dai germi multiresistenti“. “Il coronavirus – ha aggiunto il primario del Sacco di Milano, riportato da Fanpage – ci ha dato una lezione: ha sottolineato come sia importante una buona rete epidemiologica, anche per fronteggiare alcune emergenze come quelle da Covid-19. Negli ultimi anni, però, proprio l’infettivologia ha subìto tagli pesanti, unità complesse che sono passate a semplici, mentre in alcune strutture ospedaliere la figura dello specialista infettivologo è stata considerata addirittura inutile […]“.
Galli: “Dobbiamo fare tesoro da questa lezione”
Una pandemia che potrebbe essere ultime per effettuare il cambio di passo sulla sanità. “Mi auguro francamente che si possa fare tesoro da questa lezione – ha ammesso Galli – in modo che ci possa trovare più pronti ad affrontare l’altra grande epidemia in arrivo: una pandemia neanche strisciante. Parliamo di quella causata da germi multiresistenti, che colpisce tanto gli ospedali quanto gli ambienti esterni, una delle principali minacce di questo decennio. E mi auguro, infine, che riusciremo ad essere più forti per fronteggiare malattie come quelle da HIV e HCV“.
Galli: “Se si continua così terza ondata certa”
Il professore si è soffermato anche sull’emergenza coronavirus: “I numeri di oggi (lunedì 14 dicembre n.d.r.), non volendo dare importanza ai 30 ricoveri in più, riflettono il fatto che con le restrizioni delle scorse settimane, si iniziavano a vedere risultati. Il punto è mantenerlo […]“.
“L’aumento lo vedremo da metà gennaio in poi – ha aggiunto, riportato da Il Messaggero – il dato dei decessi è l’ultimo a scendere. Vale la pena dire che i numeri ci raccontano che le misure adottate stavano iniziando a funzionare: riaprire tutto implica gli spettacoli che abbiamo visto e la certezza di un aumento dei contagi. Se ci sta bene ritrovarci al punto di partenza…“.