Il Garante per la Privacy ha multato Enel per telemarketing aggressivo. La sanzione è di 26 milioni di euro.
ROMA – Enel multato dal Garante per la Privacy per telemarketing aggressivo. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, il giudice ha deciso di sanzionare l’azienda per il trattamento illecito dei dati personali con una cifra di 26 milioni di euro. Ora toccherà alla società cercare di uniformarsi alle linee guida europee e nazionali per non rischiare altre decisioni simili da parte della stessa autorità.
Il tutto è partito da alcune segnalazioni di utenti che lamentavano di ricevere telefonate promozionali da parte di Enel anche su disco registrato. Da qui la decisione di sanzionare l’azienda e richiamarla al rispetto delle regole europee.
La decisione del Garante per la privacy
Commentando la propria decisione, il Garante ha sottolineato come “gli utenti hanno trovato delle difficoltà a poter esercitare i propri diritti sulle informazioni personali e, più in generale, problemi derivanti dalla gestione dei dati nell’ambito dei servizi di fornitura energetica“.
“Inoltre è stato registrato un netto e preoccupante incremento di telemarketing – si legge ancora nella note – nell’avvicinarsi della scadenza per il passaggio al mercato libero da quello tutelato. In particolare, è emerso un cronico, intenso e sempre più invasivo fenomeno delle telefonate promozionali indesiderate verso utente riservate o iscritte al registro delle opposizioni, oltre al tardivo o mancato riscontro a istanze di esercizio dei diritti di accesso ai dati personali o di opposizione al trattamento per finalità di marketing“.
Multa da 26 milioni di euro
Un telemarketing aggressivo che ha portato l’autorità a sanzionare per 26 milioni di euro l’azienda e soprattutto a richiamare l’Enel a rispettare le regole nazionali ed europee. Si tratta di una svolta sicuramente importante soprattutto in vista di altre vicende simili che molto probabilmente ci saranno in futuro in Italia.