Pasquale Ricucci, boss della mafia di Foggia, è stato ucciso in un agguato a Monte Sant’Angelo.
FOGGIA – E’ stato raggiunto e freddato sotto casa Pasquale Ricucci, boss di spicco della mafia del Gargano. Fic secc era a piedi quando è stato raggiunto da una raffica di proiettili. Gli investigatori accorsi in via San Pietro, nella frazione Macchia di Monte Sant’Angelo, hanno rinvenuto almeno nove cartucce di fucile.
Il boss Ricucci
Pasquale Ricucci, 45 anni, era al vertice del clan Lombardi-Ricucci-La Torre, erede dei Romito. Il 21 aprile 2009, il boss Franco Romito e il suo autista Giuseppe Trotta vengono crivellati nella loro auto in località Siponto. Da quel momento Ricucci prende il posto di comando. Il boss aveva precedenti per detenzione e porto abusivo di armi e il suo delitto potrebbe essere inquadrato nella sanguinosa faida del Gargano. Da tempo, infatti, Ricucci era nel mirino dei clan rivali: egli controllava spesso l’auto con la quale si muoveva, per verificare eventuali microspie a bordo.
Guerra di mafia
Una guerra tra clan che ha provocato negli anni decine di morti e tanti casi di lupara bianca. Inizialmente a governare c’erano i “montanari”, con a capo le famiglie Libergolis e Romito che comandavano nella zona di Manfredonia, Monte Sant’Angelo e Mattinata e che estendevano il loro potere criminale anche a Vieste e San Nicandro Garganico, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Rignano Garganico. I vari processi hanno sfaldato questa alleanza dando il via ad una guerra senza fine. Il fronte più caldo a Vieste, dove dal gennaio 2015 – quando venne ucciso il boss Angelo Notarangelo – all’estate 2019 ci sono stati una quindicina tra omicidi, agguati falliti e lupare bianche tra i clan Raduano e Perna, un tempo alleati. Al momento sono una mezza dozzina i clan censiti dalla Dia nel Gargano.