I recenti sviluppi sul caso del delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi potrebbero portare ad un risarcimento maxi per Alberto Stasi in caso di sua innocenza.
Il delitto di Garlasco con l’omicidio Chiara Poggi è ad un momento critico. Le nuove indagini e le parole del supertestimone che hanno portato agli interrogatori di Alberto Stasi, Marco Poggi e quello, poi non verificatosi di Andrea Sempio, avrebbero acceso i riflettori su quella che potrebbe essere una nuova verità che, alla fine, potrebbe portare a scoprire che Stasi, in carcere per l’assassinio della Poggi, potrebbe essere stato messo dietro alle sbarre ingiustamente. Questo porterebbe il ragazzo, oggi uomo, a poter richiedere un maxi risarcimento che ammonterebbe ad una somma davvero ingente.

Garlasco: Alberto Stasi in carcere da innocente?
Sono passati ormai tantissimi anni da quel 13 agosto 2007, giorno del delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. Per l’assassinio della ragazza è stato messo in carcere Alberto Stasi, suo fidanzato dell’epoca. Lui si è sempre professato innocente e gli ultimi sviluppi starebbero portando anche l’opinione pubblica a pensarlo.
A far parlare nelle ultime settimane è senza dubbio la figura di Andrea Sempio, amico del fratello della Poggi, Marco. Una sua impronta sulla scena del crimine avrebbe riacceso i riflettori sul caso portando, appunto, a nuove indagini e possibilità. Esiste quindi la concreta ipotesi che Stasi sia stato messo dietro le sbarre da innocente.
Il maxi risarcimento: le cifre
Ma cosa accadrebbe se Stasi, dopo 18 anni dall’uccisione della Poggi, venisse ritenuto innocente? Il ragazzo, oggi uomo a tutti gli effetti, è in carcere dal 2008 e ha già passato 16 anni dietro le sbarre. Il fine pena è stata fissato dalla Cassazione nel 2030, ma per buona condotta (e lo scomputo di 45 giorni di liberazione anticipata ogni sei mesi) la scarcerazione potrebbe arrivare nel 2028. Detenuto nella struttura di Bollate, dal 2023 Stasi ha ottenuto il permesso di lavoro esterno per mansioni contabili e amministrative.
A Stasi spetterebbe un maxi risarcimento che Il Messaggero è riuscito a quantificare. L’indennizzo verrebbe calcolato in base ad un valore giornaliero di detenzione ingiusta. In questo caso si parla di una cifra pari a 235,82 euro per il carcere e 117,91 euro per gli arresti domiciliari. Nel caso specifico, quindi, il risarcimento sarebbe ben superiore ad un milione di euro.
Esiste poi un’altra possibilità che vedrebbe tale cifra aumentare. Infatti, come spiegato dall’avvocato Irma Conti, nel caso in cui Stasi chiedesse la revisione potrebbe poi ottenere l’ingiusta detenzione che potrebbe arrivare ad un tetto di 516.000 euro.