Un aspetto delicato sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi: l’analisi del pc della vittima e di quello di Stasi. Cosa è stato trovato.
Non solo l’audio inedito del supertestimone relativo al delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. Nelle ultime ore a ‘Zona Bianca’, trasmissione di Rete 4, si è affrontato un altro aspetto potenzialmente molto delicato sulla morte della giovane ragazza avvenuta il 13 agosto 2007. In particolare quello dell’analisi del suo pc, oltre a quello di Alberto Stasi. A discuterne sono stati i due periti che all’epoca dei fatti avevano svolto gli accertamenti spiegando cosa abbiano trovato.

Garlasco: l’analisi dei pc di Chiara Poggi e Stasi
Nel corso della trasmissione ‘Zona Bianca’ su Rete 4, si è parlato degli accertamenti svolti in passato sui computer di Chiara Poggi e Alberto Stasi. Nel corso del programma è intervenuto Daniele Occhietti, il perito informatico che insieme a Roberto Porta nel 2009 fu incaricato dal giudice a redigere una perizia sul caso. All’epoca la perizia aveva stabilito che Stasi la mattina dell’omicidio aveva acceso il pc alle 9:35 per poi lavorare alla tesi ma anche che Chiara non avesse visionato il materiale po***grafico presente nel computer del fidanzato.
Cosa è stato trovato
“Se uno va ad analizzare obiettivamente i dati, si rende conto che Chiara poteva allarmarsi molto di più dai contenuti presenti sul suo computer che non su quelli di Stasi”, ha fatto sapere Daniele Occhietti nel corso della trasmissione, come riportato da Libero e altri media. In questo senso, il perito ha aggiunto: “Se il fatto che certi contenuti trovati nel pc di Stasi potrebbero aver causato una certa reazione da parte di Chiara, bisogna ammettere che la stessa reazione si sarebbe potuta generare nei confronti di altri soggetti che potevano utilizzare il suo computer perché i contenuti hanno la stessa natura”.
Importante anche un altro dettaglio: “I contenuti di Alberto Stasi non li aveva mai visti mentre i contenuti che potevano aver scaricato altri soggetti che utilizzavano il suo pc poteva averli visti“.
Anche Roberto Porta, sempre citato da Libero, è intervenuto in trasmissione aggiungendo: “Nel computer di Chiara Poggi c’erano ricerche legate a parole come pre teen, video, è stata rilevata una ricerca ‘se**o + Garlasco’. Erano ricerche mirate a cercare un fatto specifico secondo me, questa è una mia opinione, quando metti la parola Garlasco cerchi qualcosa che è successo in quel luogo”. Particolare non di poco conto poi è quello svelato successivamente: “Abbiamo escluso che fossero ricerche fatte da Chiara perché erano in orari in cui lei non c’era“.