Spunta un inedito retroscena in merito al delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi con focus sull’autopsia effettuata sul corpo della ragazza.
Il caso del delitto di Garlasco con l’omicidio Chiara Poggi continua ad essere al centro dell’attenzione. Nelle scorse ore si è parlato di una possibile svolta in arrivo tra qualche settimana ma intanto a tenere banco sono ancora gli errori, o presunti tali, avvenuti poco dopo l’assassinio della povera ragazza. Paricolare focus è stato quello sull’autopsia di cui hanno discusso l’avvocato Paolo Larceri, ex difensore del maresciallo Marchetto, e Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, intervistati dallo psicologo Andrea Tosatto sul proprio canale Youtube.

Garlasco: i dubbi sull’autopsia su Chiara Poggi
Nel corso dell’intervista sul caso Garlasco, a tenere banco è stata soprattutto l’autopsia fatta su Chiara Poggi e gli errori commessi. In questo senso, all’avvocato Paolo Larceri, ex difensore del maresciallo Marchetto, è sorto un dubbio molto importante che lo ha portato a criticare la scelta di non trasferire il corpo della ragazza presso l’Istituto di Medicina Legale di Pavia, a soli venti minuti da Garlasco, dove ci sarebbero stati i giusti strumenti per effettuare le analisi, come ad esempio la corretta pesa del corpo.
“Abbiamo un istituto di medicina legale all’Università di Pavia, che è famosa nel mondo e a venti minuti da Garlasco e dove ci sono tutte le attrezzature, e tu decidi di portare la ragazza in un posto dove non puoi pesarla, dove c’è la contaminazione? E da qui nasce l’ora dell’omicidio ballerina“, ha detto Larceri.
“Non vuoi portarla a Pavia? C’è Abbiategrasso a dieci minuti da Vigevano e lì c’era la pesa. Questa cosa non me l’hanno mai spiegata, però guarda caso riescono a contaminare nella sala autoptica di Vigevano una traccia. Possibile che nessuno se ne sia accorto?“, ha tuonato ancora.
L’avvocato Lovati e la pista sicario
Nel corso dell’intervista è intervenuto anche l’avvocato di Sempio, Massimo Lovati. In questo senso, il legale ha ribadito quanto già detto in diverse circostanze: ad uccidere Chiara Poggi, non è stato Stasi. “Non è stato Alberto Stasi, non è stato Andrea Sempio, è stato un sicario assoldato da un’organizzazione criminale che ha dovuto sopprimere Chiara Poggi perché era diventata scomoda. Aveva scoperto alcune cose che non avrebbe dovuto scoprire e che potrebbero essere state deleterie per soggetti di alto potere”.