Garlasco: chi è il supertestimone Gianni Bruscagin e cosa ha detto
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Garlasco, chi è il supertestimone Gianni Bruscagin: la verità nei suoi biglietti segreti

Mappa di Garlasco

Il supertestimone de Le Iene sul delitto di Garlasco è uscito allo scoperto svelando la propria identità e non solo. Tutta la sua verità.

Il supertestimone sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi ha deciso di uscire allo scoperto a Le Iene mostrandosi in volto e dando alcune spiegazioni in merito alla scelta di metterci la faccia una volta per tutte. L’uomo, tale Gianni Bruscagin, ha raccontato alla trasmissione di Italia Uno la sua verità con tanto di bigliettini con degli appunti relativi ai fatti avvenuti il 13 agosto 2007, data dell’uccisione della giovane Poggi.

testimone al processo in tribunale

Garlasco: chi è il supertestimone Gianni Bruscagin

A margine della trasmissione Le Iene, il supertestimone sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi ha deciso di uscire allo scoperto mostrando il proprio volto e svelando la propria identità. Come anticipato, si tratta di Gianni Bruscagin ed è lui che avrebbe riferito già 18 anni fa all’avvocato Tizzoni, il legale della famiglia Poggi, della comparsa di una delle cugine della vittima, le gemelle Cappa, a Tromello la mattina del 13 agosto 2017, ovvero il giorno in cui si è verificato il delitto.

L’uomo era già stato intervistato da Le Iene ma non aveva mai voluto mostrarsi in viso. Una decisione che è stata poi cambiata in quanto, a detta sua, sarebbe stato “pubblicamente diffamato” da Tizzoni dopo la messa in onda della sua testimonianza anonima la settimana scorsa.

“Ci siamo incontrati vicino a casa sua e mi ha chiesto aiuto: mi conosceva da tanto tempo e ha pensato che fossi una persona di cui avere fiducia”, ha detto il supertestimone in merito al confronto con Tizzoni che, invece, aveva sostenuto di essere stato cercato da lui che voleva proporsi come detective e investigatore privato.

La verità sull’avvocato e i bigliettini

Nel corso della puntata de Le Iene, Bruscagin ha spiegato ancora la sua versione dei fatti con quella che, precisiamo, sarebbe la sua verità. In particolare, il supertestimone ha mostrato dei bigliettini che si era scritto al fine di non dimenticare quanto scoperto all’epoca dei fatti, ovvero quel 13 agosto 2007. “Ho scritto tutto per non dimenticare”, le sue parole.

Il riferimento è a quanto l’uomo avrebbe raccolto in merito alla mattina del 13 agosto 2007: “Io gli dissi di aver ascoltato delle dichiarazioni riguardanti le gemelle (Cappa ndr). Non ha voluto sapere niente. Mi sono permesso soltanto di parlare con un colonnello dei carabinieri di mia conoscenza. Lui mi ha detto per il momento di tenere tutto per me perché non era il momento giusto per potere divulgare queste cose, perché avrei rischiato di andarci di mezzo io. Pur facendo testimonianza di una verità allora non ci si poteva fidare degli inquirenti di quel tempo”.

Successivamente, come detto, sono stati mostrati gli appunti del supertestimone dove erano scritti riferimenti ad una delle gemelle Cappa che si sarebbe trovata davanti alla casa disabitata della nonna a Tromello. La ragazza avrebbe avuto un pesante borsone e sarebbe stata “molto agitata. Tanto da non riuscire ad aprire la porta”.

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ultimo aggiornamento: 28 Maggio 2025 13:11

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