Le indagini per il delitto di Garlasco si focalizzano anche sul giallo delle chiamate anonime e mancanti a Chiara Poggi nel giorno dell’omicidio.
Il caso del delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi continua ad essere al centro dell’attenzione in Italia. Le indagini proseguono e al netto delle parole dei genitori della vittima, uccisa il 13 agosto 2007, a proposito del mistero della borsa rubata, ecco altri dettagli venire a galla, come le quattro chiamate anonime ricevute dalla ragazza il giorno in cui è stata amazzata. Telefonate, i cui tabulati sono al vaglio degli inquirenti, sulle quali aleggia un altro mistero: quella che la cugina di Chiara, Stefania Cappa, dice di aver fatto il giorno prima dell’assassinio.

Garlasco: il mistero delle telefonate anomine
L’attenzione degli inquirenti che si stanno occupando del caso del delitto di Garlasco si è spostata sui tabulati telefonici ed in particolare sulle telefonate anonime, ben quattr, che sono state ricevute proprio da Chiara Poggi il giorno del delitto.
Secondo chi aveva investigato all’epoca dei fatti, e secondo il giudice che per la prima volta lo assolse, tali chiamate erano di Stasi perché telefonava da casa con modalità sconosciuto: le chiamate erano delle 11.37, 12.46, 13.26 e 13.30 del 13 agosto del 2007. Su di esse fu fatta un’analisi “probabilistica” sulla frequenza con cui utenze anonime avevano contatto o erano state contattate da Chiara Poggi nei sei mesi precedenti all’omicidio.
A seguito delle analisi erano state estratte 40 utenze “rispetto alle quali la funzionalità di disabilitazione permanente della visualizzazione del numero chiamante è risultata presente solo per l’utenza fissa relativa all’abitazione di Stasi Alberto e per l’utenza fissa relativa ad un’agenzia di viaggi che però risultava non operativa il giorno 13 agosto 2007 a causa della chiusura estiva”.
La chiamata “con risposta” e quella mancante
Stando a quanto risulta, sull’utenza di via Pascoli sarebbe arrivata anche un’altra chiamata ma questa volta con risposta. In questo senso il mistero riguarda l’orario nel quale tutto questo accadde. Infatti, la telefonata risulta essere arrivata alle 13.27 dall’utenza di casa Stasi. Peccato che, secondo la Cassazione, la Poggi a quell’ora era già morta. Il mistero riguarda quindi chi rispose al telefono in quel momento.
Inoltre, oltre alle analisi sui tabulati relativi alle telefonate di Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, fratello della vittima, il focus sarebbe ora su un’altra chiamata, quella che la cugina della Poggi, Stefania Cappa, dice di averle fatto il 12 agosto. Di questa telefonata, però, non c’è traccia agli atti secondo quanto riportato dall’Ansa.