Garlasco, Chiara Poggi: il mistero del “piccione”. Il video
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Garlasco, Chiara Poggi: il mistero del “piccione” e la verità svelata in TV. Il video

Alberto Stasi

Quarto Grado fa luce sul misterioso “piccione” nel caso Chiara Poggi di Garlasco. Ecco cosa è emerso dalle email e dalle indagini.

Il caso della giovane Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nel 2007, continua a occupare le cronache. Col passare del tempo, nuove interpretazioni e ricostruzioni hanno fatto emergere aspetti oscuri e domande irrisolte. Tra i tanti elementi, uno in particolare ha catturato l’attenzione: il misterioso “piccione” e gli “intrallazzi” di cui Chiara avrebbe parlato in una email con un’amica.

Durante una recente puntata di Quarto Grado, si è tornati su questo tema, con approfondimenti che hanno fatto luce su un lato poco compreso della vicenda. Ma cosa si cela dietro questi termini? E quale significato avevano davvero?

Mappa di Garlasco
Segnalino su Garlasco – newsmondo.it

“Intrallazzi”, video nascosti e confidenze fra colleghe

Il nodo della questione ruota attorno ad alcuni scambi epistolari. “Fu proprio un mio rilievo a far emergere questa email – racconta Paolo Reale, cugino della vittima – io avevo fatto proprio una chiamata diretta alla Cristina Tosi (l’amica con cui Chiara scambia le email ndr), ero curioso di conoscere i dettagli. Con ‘intrallazzi’ intendeva un collega di un ufficio con cui faceva delle chiacchiere e prendeva il caffè e inoltre lamentava da una parte questo innamoramento che però si scontrava con il comportamento di lui (forse Paolo Reale si riferisce a Stasi ndr) che pretendeva un po’ di cose”.

Lungi dal rivelare una doppia vita sentimentale, queste confidenze sembrano riflettere semplici dinamiche quotidiane. “Tutti questi elementi sono stati già analizzati da tempo – aggiunge Reale – sono parte delle memorie conclusive del 2014, ma tutti questi elementi arrivano dalla difesa di Stasi che era perfettamente consapevole della vita di Chiara, che non avesse un amante, una vita parallela, hanno cercato, se vogliamo, di diffamare e mettere in cattiva luce la vittima”.

Anche Carmelo Abbate ha commentato in studio: “Stasi ha sempre parlato in maniera egregia di Chiara. È disgustosa questa cosa – dice riferendosi alla questione degli intrallazzi – agli atti non c’è una seconda vita di Chiara, è disgustoso”.

La verità sul “piccione” e gli ultimi chiarimenti

A chiarire ulteriormente, è intervenuto Gianluigi Menga: “L’amica di Chiara ci ha detto di essere disponibile a chiarire i contenuti di questa email con i carabinieri di via Moscova. Questo ‘piccione’ è un ex collega che Chiara ha conosciuto a inizio 2007 e con cui aveva un semplice rapporto confidenziale.”

Altri dettagli riguardano i filmati privati trovati nel pc della vittima. “Questi filmati sono stati trovati sia sul pc di Alberto che sul pc di Chiara – spiega l’ingegnere – sul pc di Chiara erano archiviati in maniera diversa, c’era un archivio protetto da password ma era anche nascosto, se uno navigava non appariva alla visualizzazione.”

Nonostante alcune ipotesi su possibili accessi da parte di terzi, “agli atti comunque non ci sono tracce che questi filmati siano stati visti”.

Infine, riguardo all’ultima telefonata: “Ho letto di questa altra misteriosa telefonata – commenta Reale – in realtà era molto semplice, è stata mia mamma che cercava il fratello, il papà di Chiara… penso sia stata l’ultima persona a parlare con Chiara”. Il tutto come riportato da ilsussidiario.net

La verità, oggi, è che dietro il mistero del “piccione” non si nasconde alcun segreto torbido: solo confidenze innocue e interpretazioni travisate.

Leggi anche
Scomparsa di Kata, spunta una nuova immagine del suo volto: l’appello della Procura

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 7 Giugno 2025 18:11

Scomparsa di Kata, spunta una nuova immagine del suo volto: l’appello della Procura

nl pixel