Feltri commenta il delitto di Garlasco e difende Alberto Stasi
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Garlasco, la certezza di Feltri sull’innocenza di Stasi: come smaschera il processo

Vittorio Feltri

Gli svlippi sul caso del delitto di Garlasco hanno portato Vittorio Feltri a dire la sua e a rivendicare l’innocenza di Alberto Stasi.

La riapertura del caso del delitto di Garlasco ha generato tantissime reazioni. Dopo 18 anni dall’omicidio della giovane Chiara Poggi, infatti, è stato notificato un avviso di garanzia ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Per l’omicidio, fu condannato il fidanzato della ragazza Alberto Stasi per il quale, adesso, Vittorio Feltri ha deciso, ancora una volta, di scendere “in campo” in sua difesa.

Alberto Stasi
Alberto Stasi – newsmondo.it

Delitto di Garlasco: Feltri e la certezza su Alberto Stasi

Come sempre puntuale con i suoi commenti sulle vicende di attualità nostrana e cronaca, come in questo caso, Vittorio Feltri ha voluto dire la sua sugli sviluppi del delitto di Garlasco. Nel suo editoriale per Il Giornale, infatti, il giornalista ha ribadito qualcosa che già in passato aveva sostenuto: l’innocenza di Alberto Stasi per il caso della morte di Chiara Poggi.

Sono assolutamente sicuro della innocenza di Alberto Stasi e mai mi stancherò di affermarlo”, ha esordito il giornalista. “Tale mio convincimento non poggia sul nulla, ma su uno studio attento del caso, delle prove, dei fatti, delle circostanze dell’omicidio. Tutto dice che Alberto si trovava altrove mentre Chiara veniva ammazzata e che quindi non è lui il reo. Persino l’alibi che è stato addotto è debole e inconsistente. Io non so chi abbia ucciso Chiara Poggi, tuttavia non ho alcun dubbio che l’assassino non sia colui che abbiamo imprigionato”.

Feltri si è detto non sorpreso degli sviluppi relativi alla vicenda alla notifica di avviso di garanzia ad Andrea Sempio “il cui nome non ci è nuovo, dal momento che l’uomo era già stato indagato nel 2016-2017 nell’ambito di tale caso giudiziario”.

Un processo “tutto sbagliato”

Dopo aver ripercoso alcune tappe della vicenda, per spiegare il titolo del suo editoriale “Un processo tutto sbagliato“, Feltri ha quindi rincarato la dose: “[…] abbiamo dietro le sbarre un condannato, con sentenza passata in giudicato, sentenza che io ritengo errata, e intanto abbiamo in libertà, e non può che essere in libertà dato che non si tratta di un condannato, tantomeno definitivo, un indagato per il reato per il quale c’è già un colpevole, almeno stando ai giudicanti, in gattabuia”.

Il giornalista ha quindi affondato il colpo: “Per risolvere questa schizofrenia, si è fatto ricorso ad un’ulteriore schizofrenia: Sempio è sotto inchiesta per omicidio in concorso. In concorso con chi? Con Alberto Stasi. Il che mi pare quantomeno folle. Insomma, Stasi e Sempio si sarebbero messi d’accordo per trucidare Chiara. Però poi Stasi avrebbe accettato di essere condannato da solo, senza raccontare la verità e coinvolgere l’altro assassino, magari facendo ricadere solo su quest’ultimo la responsabilità del crimine”. Feltri ha concluso: “O è stato Stasi o è stato Sempio. O anche nessuno dei due. A volte i magistrati si incartano nei loro stessi giudizi o nelle loro stesse supposizioni”.

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ultimo aggiornamento: 12 Marzo 2025 10:57

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