Nuovo capitolo sul delitto di Garlasco: sul tampone orale di Chiara Poggi non ci sarebbe contaminazione recente. Cosa cambia adesso.
Il caso del delitto di Garlasco con l’omicidio Chiara Poggi continua ad essere argomento molto rilevante nella cronaca italiana. Dopo il pesante scontro tv verificatosi nelle scorse ore, ecco una novità che potrebbe dare una importante svolta nella vicenda. Sul tampone orale fatto alla vittima non ci sarebbe contaminazione recente.
Garlasco: no contaminazione sul tampone di Chiara Poggi
Il caso del delitto di Garlasco si arricchisce di un nuovo capitolo che potrebbe dare una svolta importante all’indagine sulla morte di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto del 2007. Denise Albani, la perita incaricata dal gip di Pavia Daniela Garlaschelli di compiere gli accertamenti irripetibili, infatti, ha escluso che il profilo “ignoto 3” isolato su una garza usata all’epoca del delitto per prelevare materiale biologico dalla bocca della ragazza, sia frutto di una contaminazione di coloro che nelle scorse settimane hanno lavorato con il reperto.
Non c’è contaminazione recente per il tampone sulla Poggi. Inoltre, le ultime analisi genetiche hanno confermato un profilo completo, con 22 marcatori e una quantità di materiale biologico significativa, che non risulta essere compatibile con una semplice traccia accidentale.
Come cambia l’inchiesta: i prossimi step
Al netto di questa svolta in merito al tampone sulla Poggi, le autorità sono pronte a procedere con le fasi successive delle indagini. Il prossimo step dovrebbe essere, come sottolineato da TgCom24, quello di comparare tale materiale “con i profili per esempio di coloro che hanno effettuato le foto in sala autoptica o di eventuali altri assistenti del medico legale Marco Ballardini, in quanto dell’infermiere che preparò il corpo il perito ha già individuato il DNA su quella garza, che non era sterile e che potrebbe essere stata ‘contaminata’ anche accidentalmente”.
