Garlasco: genetista Marina Baldi su sangue bici Alberto Stasi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Garlasco, le “nuove” zone grigie: il dettaglio sulla bici di Alberto Stasi

Alberto Stasi

Le indagini sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi proseguono. Alcuni dubbi e “zone grigie” potrebbero cambiare tutto.

Stanno andando avanti le indagini sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi e in questo senso vanno sottolineato alcuni dubbi relativi alle perizie svolte in passato sulle modalità di uccisione della ragazza e non solo. Intervistata dalla giornalista Laura Placenti, la genetista Marina Baldi ha evidenziato alcuni dettagli relativi alla perizia del 2009 sul sangue trovato nella bici di Alberto Stasi e alcune impronte che potrebbero capovolgere la situazione legata al caso.

Mappa di Garlasco
Segnalino su Garlasco – newsmondo.it

Garlasco: la perizia del 2009 e le “zone grigie”

La genetista Baldi, parlando con la giornalista Placenti, ha messo in evidenza alcuni dubbi in merito alla famosa perizia del 2009 sulla quale ci sarebbero “tante zone grigie“. “Spesso ci sono zone grigie nelle perizie ma in questa ce ne sono proprio tante, tanto che la vicenda giudiziaria di Stasi fu molto articolata. Leggendo la perizia ci rendiamo conto che […] non c’erano situazioni di tipo tecnico incontrovertibili“.

Il dettaglio sulla bici di Stasi

In questo senso l’esperta ha evidenziato alcuni dettagli importanti che potrebbero anche portare a delle svolte: “La quantità di sangue è irrisoria, quindi quel profilo è sì attribuibile a Chiara, ma a bassa concentrazione. Questo dà adito a una discussione: non c’è motivo per cui ci debba essere sangue di una persona sui pedali, se non trasportato dalle scarpe e quindi questo innesca tutta una serie di ragionamenti. La quantità minima di DNA è uno dei limiti dell’analisi e questo succede quando il DNA è talmente scarso che è di difficile rilevazione”.

Sulla possibiità che nuovi accertamenti possano dare esiti diversi rispetto a quelli del passato, la genetista ha precisato: “Sono cambiate molte cose oggi. I test sono più sensibili, le regole sono più o meno le stesse, ma le migliorie sono nettamente significative. Per alcune cose la perizia del 2009 è considerata ancora valida, per altre no. Quindi giustamente la Procura sta facendo un’attività capillare e poi si metteranno in comparazione i risultati di prima e di adesso e si cercherà di ottenere qualche informazione maggiore”.

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ultimo aggiornamento: 11 Agosto 2025 9:08

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