Le bollette del gas continuano a essere molto care anche se il prezzo continua a scendere. Come saranno i prezzi nel 2023?
Il fattore determinante per il prezzo del gas del 2023, come ormai è chiaro, sarà l’evolversi del conflitto in Ucraina.. Oltre alle sorti della guerra tra Kiev e Mosca, sarà fondamentale anche il rapporto di Ue e Usa con il leader del Cremlino. Le sanzioni poste dall’Occidente nei confronti del paese aggressore ha incrinato i rapporti tra i due blocchi mondiali. Infatti, Putin ha bloccato il Nord Stream e ha ridotto i flussi di gas verso l’Europa dirigendoli verso l’Asia.
La fornitura di gas verso i paesi europei potrebbe diventare pari a zero il prossimo anno, per volontà di ambo le parti. Paesi come l’Italia stanno provvedendo ad una massiccia diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas, tanto che i flussi sono ridotti in media di circa l’80%. Nell’ipotesi che la situazione resti uguale per tutto il 2023, i flussi andranno completamente sostituiti. Il rischio è che i prezzi saliranno di molto a fronte di una minore offerta.
Il prezzo senza le riserve russe
Nel 2023 andrà in vigore anche il tetto al prezzo del gas deciso dall’Ue. Ma molti fornitori sono rimasti scettici da questa misura. Questo potrebbe creare uno squilibrio e sconvolgere il mercato e far aumentare i prezzi del gas. Il tetto potrebbe favorire l’Asia se i prezzi fossero più alti dei limiti imposti dall’Ue. Per quanto riguarda il Gnl, il gas liquefatto, potrebbe rivelarsi un boomerang sul fattore prezzi con una domanda maggiore da Europa e Asia con costi in crescita a causa di una domanda non sufficiente.
L’inverno 2023-24 dovrà ancora contare su una debole domanda per poter restare in equilibrio. L’Ue potrebbe avere difficoltà nel riempire le riserve e gli stoccaggi per l’inverno senza contare il gas russo. Questo potrebbe portare ad un possibile aumento dei prezzi nel 2023.